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venerdì 1 novembre 2013

CROCETTA: “186 MILIONI, SO COM’È ANDATA E HO LE PROVE”. I SOLDI A PUBBLICITARI ED EDITORI: LA GRANDE ABBUFFATA

n tre anni la Regione siciliana ha speso 186 milioni per la comunicazione. Una cifra enorme. Le risorse avrebbero dovuto sostenere grandi eventi, iniziative, cultura, turismo. Un’inchiesta della magistratura sostiene che sarebbe stata costruita una “cupola” allo scopo di manipolare i bandi pubblici e distribuire ad alcuni privilegiati i finanziamenti destinati alla comunicazione attraverso una “equa” spartizione.
Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, intervenendo a Sala d’Ercole durante il dibattito sulla mozione di sfiducia, ha detto di sapere come sono stati spesi i soldi pubblici. “Io so com’è andata – ha affermato – io so e posso parlare, e se non non dico le cose come stanno, è dovuto alla necessità di cautela, perché ho le prove di ciò che so. Devo solo avere pazienza”.
Il governatore deve attendere che la magistratura completi il suo lavoro, affidato alla Guardia di Finanza.È probabile che non abbia voluto anticiparne il risultato, ma è altrettanto probabile che abbia voluto manifestare una sostanziale condivisione delle ipotesi accusatorie formulate dalla Procura di Palermo, confidando nell’accertamento della verità.
Gli inquirenti si sono mossi con grande circospezione; dopo avere completato una prima tranche dell’inchiesta ed essersi avviati verso la conclusione la seconda, pare che abbiano in serbo altre novità, destinate a sciogliere alcuni dubbi irrisolti sulle reali relazioni di affari fra dirigenti della Regione, manager privati, editori e concessionari pubblicitari.
Crocetta si aspetta che si faccia chiarezza e si volti pagina in un settore di straordinaria rilevanza come la comunicazione. Il “sistema” inquinato non ha provocato solo lucro cessante, spreco di denaro pubblico con strumenti illeciti (secondo la tesi accusatoria), ma anche “danno emergente”: le risorse avrebbero potuto essere impiegate per migliorare l’immagine dell’Isola, aumentare i flussi turistici, compiere significativi passi avanti nel campo della formazione professionale.
La denuncia del presidente della Regione muove dal rammarico, espresso da Crocetta in Aula, di essere stato oggetto di critiche per una voce di bilancio, due milioni di euro, destinata alla comunicazione. Quei 186 milioni, spesi nel triennio, dimostrerebbero – ad avviso del governatore – che la musica è cambiata: si è passati dallo spreco di denaro pubblico ad un investimento cauto e rispondente alle effettive e non eludibili esigenze del settore. Una linea seguita coerentemente, ha precisato Crocetta, in altre voci di bilancio: i fondi riservati e di rappresentanza. I primi costavano 250 mila euro circa l’anno, e sono stati di fatto cancellati, non è stato speso nemmeno un euro nel corrente anno. Le spese di rappresentanza nel 2010 sono costate un milione e mezzo di euro nel 2010, un milione e 700 mila euro nel 2011, 813 mila euro nel 2012. Nell’anno in corso, invece, sono stati spesi appena 43 mila euro

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