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giovedì 31 luglio 2014

"Se si segnalano "anomalie" all'ospedale di Lipari non è causa di emotività inespressa ma un messaggio per migliorarlo". Il signor Mandarano replica al dottore Baldanza

Riceviamo e pubblichiamo:
In merito all’intervento del Dott. Baldanza, avente come riferimento le critiche sull’operato dell’Ospedale di Lipari e del suo personale, prendo atto che lo stesso abbia voluto intraprendere le difese dei suoi colleghi. Tuttavia lo stesso Dirigente Medico si sbaglia quando afferma che trattasi di pericolose critiche generiche, perché, a ben vedere, la Sig.ra Biviano (mia moglie), ha parlato di errori di valutazione del reparto dialisi, di medicina e del pronto soccorso: quindi non accuse generiche ma critiche più che legittime, visto e considerato ciò che è assurdamente accaduto, verso specifici settori dell’Ospedale dove, mi pare non presti servizio l’orgoglioso Dott. Baldanza, il quale è apparso preoccupato più che altro per la sua reputazione messa a repentaglio dall’”immaginario collettivo di chi legge certi articoli”.  Lo stesso Dottore parla inoltre di “fatti drammatici denunciati sull’onda di un evento personale drammatico”; personalmente ritengo che certi accadimenti vadano resi pubblici a maggior ragione se poggiano sulle basi di esperienze personalmente vissute, altrimenti, caro Dottore, è in questo modo che si rischia di esporre le persone a pericolose denunce generiche. Inoltre si parla di “Pulizia dei locali, disponibilita' di tutto il personale verso i pazienti, tempi di attesa bassissimi rispetto a cio' che avviene nella terraferma, pazienti trattati come persone e non come numeri ai quali viene collegata una patologia”; per carità tutte cose vere e lodevoli, ma le stesse possono trovare facile spiegazione nel fatto che, rispetto alla terraferma, la mole di lavoro è decisamente più bassa, anche nel periodo estivo, e nella considerazione che lo stesso ospedale è ubicato in un isola dove tutti conoscono tutti. Inoltre, a ben vedere, tutte queste qualità rappresentano o dovrebbero rappresentare la regola di ogni Ospedale che si rispetti e non l’eccezione, condizione necessaria ma non sufficiente, poiché ad esse devono aggiungersi le apparecchiature e le competenze mediche oltreché umane del personale. Tutto ciò rappresenta le legittime aspettative di un paziente quando entra in un Ospedale; ma se lo stesso paziente perde la vita per cause superficialmente valutate dai medici, come accaduto a mia suocera, è altrettanto legittima l’indignazione non solo dei parenti ma di tutta la cittadinanza.
Il Dott. Baldanza ha tirato poi in ballo la chiusura del reparto di ostetricia e i disagi delle donne partorienti ad affrontare viaggi ecc. ecc. Probabilmente lo stesso, per distrazione, non ha notato che mia moglie (la Sig.ra Biviano) ha raccontato di aver dato alla luce uno splendido figlio in quel di Patti dove, nonostante l’emergenza del momento, le comprensibili preoccupazioni di un parto prematuro, i viaggi e le spese economiche sostenute da entrambi, tutti i disagi sono stati metaforicamente cancellati e dimenticati grazie a tutto il personale di UTIN, pediatria e ginecologia, il quale, a dispetto dell’enorme mole di lavoro e di emergenze che devono quotidianamente affrontare, ha dimostrato di possedere delle qualità umane, professionali e competenze mediche di alto livello.
Caro Dottore, se si segnalano certe “anomalie” nell’Ospedale di Lipari, non è a causa di un emotività inespressa, ma è un messaggio latente di migliorarlo questo Ospedale, perché se resterà allo stato attuale, purtroppo ho paura che casi analoghi a quello di mia suocera purtroppo si ripeteranno.

Maurizio Mandarano

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