scrivo dalla Basilicata ma ho utilizzato spesso l'ospedale di Lipari quando vengo(mediamente due volte l'anno)per trattamento di patologia cronica di cui soffro.
Devo dire che onestamente l'ospedale di Lipari e i dipendenti sono un gioiello,una rarita' nel panorama devastante della sanita',e trovo ingiuste le critiche degli isolani,soprattutto attraverso i blog e la stampa, che da autolesionisti gettano fango sul proprio ospedale.
Esperienze negative in sanita' forse ne abbiamo tutti e in tutti gli ospedali e in tutte le latitudini,ma non rendersi conto che quando si entra in ospedale a Lipari regna pulizia,ordine e disponibilita',che il personale medico e' gentile,che le prestazioni avvengono in modo più' celere che altrove,che il rapporto umano e'diverso, insomma...inviterei queste persone a vivere l'inferno dantesco che vi e' nei pronto soccorsi,negli ambulatori e nelle corsie degli ospedali piu' grandi di citta',dove la carne umana e' buttata a stazionare in barella per ore,ad attendere mesi per fare un esame,a stazionare per ore in barella nei corridoi dei pronto soccorsi prima di potersi ricoverare.
Insomma un po di guardare intorno e confrontarsi; un consiglio:amate di piu' la vostra terra,la vostra gente,difendete le vostre istituzioni e non mangiate i vostri figli come il Conte Ugolino.
Antonello Resi
Nota del direttore - Pubblichiamo la nota del "signor Resi" che, come altri, ha vissuto esperienze positive per prestazioni ricevute all'ospedale di Lipari.
Lungi da noi l'idea di "fare di tutta l'erba un fascio" (per fortuna ci sono anche i fatti positivi), ma non si può disconoscere che le "esperienze traumatiche", segnalate in questi giorni da lettori eoliani e vissute sulla propria pelle o quella dei loro cari , non possono essere sottaciute dai diretti interessati che, sicuramente, non hanno voglia di fare come il "Conte Ugolino (che lei cita) ma nello stesso tempo non amano essere "mangiati".
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