COMUNICATO
Nel corso del XIV secolo a.C., mentre fioriva la cultura del Milazzese, di fronte all’aggravarsi del pericolo di incursioni nemiche anche a Salina, l’abitato si spostò in una posizione estremamente disagevole, ma fortissima, sulla sommità di una sottile cresta di terreno fra due profondi canali di erosione, sui quali incombe con pareti verticali pressoché ovunque inaccessibili.
Il villaggio fu scoperto ne 1954 quando, a causa dei lavori di costruzione della strada provinciale, venne tagliata la colata della Portella. L’eccezionalità del ritrovamento è insita nel perfetto stato di conservazione delle strutture, che dal momento del loro abbandono hanno subito solo il processo di naturale riempimento.
Nel museo civico Archeologico di Lingua sono esposti i reperti provenienti da Portella (a partire dallo scavo del 1999): vasi in ceramica d’impasto, oggetti provenienti dalle singole capanne, i grandi pithoi che servivano per la raccolta dell’acqua, tazze di provenienza appenninica oltre a materiale che testimonia l’età greca e romana rinvenuto a Lingua e Santa Marina.
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Appuntamento alle 8.05 al pontile aliscafi con il biglietto (Siremar – 8.15 – Santa Marina) già fatto.
Ingresso al museo civico: offerta 5 €.
Il rientro è previsto nel primo pomeriggio, ma noi ci mangeremo una o due granite da Alfredo e poi ci faremo un bagno a mare… Escursioni gratuite accompagnate da guide AIGAE.
Il costo di bus, aliscafi, barche private, ingressi ai musei è a carico dei partecipanti.
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