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domenica 21 settembre 2014

Riflessioni sullo stato della sanità alle Eolie e, in generale, in tutta la provincia. Ci scrive Maurizio Mandarano

Gentile Direttore,
le chiedo gentilmente un piccolo spazio sul suo blog on-line per delle riflessioni sullo stato della sanità alle Eolie e, più in generale, in tutta la provincia.
Dopo aver letto l’articolo riguardante il presidio sanitario di Sant’Agata Militello, e le preoccupanti affermazioni del Segretario Provinciale della Cisl FP, il quale manifesta le criticità del suddetto presidio che non riesce a dare risposte alla collettività e le disfunzioni dei servizi amministrativi, infermieristici e sanitari; dopo soprattutto aver letto le dichiarazioni espresse da consiglieri comunali in seno al consiglio concernenti la situazione del nostro nosocomio, in cui si evinceva la forte preoccupazione per un suo drastico ridimensionamento, oltre a segnalare esplicitamente casi di “malasanità” e a richiedere personale medico con maggiore esperienza al Pronto Soccorso; ebbene, a tutti costoro esprimo un vivo ringraziamento, perché, a mio parere, è con questi atteggiamenti che si deve portare avanti la lotta per migliorare i servizi dei nostri Ospedali, del nostro Ospedale
A mio avviso, è proprio a questo scopo che tendono gli interventi di cui sopra, che non sono certo rappresentazioni demagogiche ma soltanto una “pubblica denuncia” sullo stato disastrato e disastroso in cui versa la nostra sanità. Solo prendendo coscienza di tutto ciò, i nostri amministratori, insieme ai nostri dirigenti sanitari, potranno adottare i provvedimenti necessari, e intraprendere le giuste e sperate iniziative per far rivivere la sanità alle Eolie e finalmente ripristinare taluni fondamentali servizi e migliorare quelli esistenti. 
Sicuramente queste poche righe faranno storcere il naso a qualcuno, che le etichetterà come frasi di chi è nemico dei piccoli ospedali; io personalmente mi considero nemico di chi vuole convincerci che va tutto bene e che stiamo bene così come siamo, che dobbiamo essere contenti di ciò che abbiamo e che non possiamo migliorarlo;  e se ciò turba la coscienza di chi non vuol cambiare lo stato delle cose per la difesa di posizioni acquisite o di altri interessi privatistici, si faccia avanti e lo dica chiaramente in pubblico.

Maurizio Mandarano

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