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domenica 21 settembre 2014

Tribunale di Lipari: Non è tutto oro quel che riluce. Ci scrive l'avvocato Angelo Pajno

Tribunale di Lipari: attenti al cane!
il 6 ottobre riaprirà i battenti la sede distaccata di Lipari del Tribunale di Barcellona P.G.. sarà un'apertura "monca" (oltre che temporanea), una vera e propria beffa, ed un'offesa, per la cittadinanza eoliana che, paradossalmente, in materia di Giustizia risulterà doppiamente gravata rispetto al passato in quanto dovrà rivolgersi a Lipari per alcune tipologie di azioni e a Barcellona per tal'altre, con duplicazione  di disagi e costi. E altrettanto è a dirsi per il personale, civile e militare, delle varie istituzioni operanti nell'arcipelago.
Il decreto sulle variazioni tabellari e sulla riorganizzazione degli uffici emesso al riguardo, di recente, dal presidente del Tribunale del Longano, se pure ancorato a problematiche in parte condivisibili, ha, di fatto, vanificato totalmente  la ratio sottesa al decreto del governo Letta sulla riapertura (sino al 31.12.2016) della sede distaccata eoliana, e l'affidarsi alla decisione del TAR (il provvedimento è stato infatti impugnato con morivi aggiunti al ricorso a suo tempo depositato dal Comune di Lipari avverso la chiusura della sede distaccata) non mi sembra possa rassicurare gli animi.
Ulteriori e più radicate preoccupazioni nascono infatti dal provvedimento già all'esame del Consiglio dei Ministri del 29 agosto u.s. (e che dovrebbe entrare a far parte della tanto sbandierata legge delega sulla riforma - sarà la centounesima, forse - della Giustizia).
Se ci si collega infatti al link del ministero www.giustizia.it/giustizia/it/mg_2_7.wp si apre una tabella "floreale" (Renzi Style) costituita da 12  "petali", cliccando sul "petalo" n.11, riferito alla voce "informatizzazione integrale e innovazione organizzativa del sistema giudiziario" e andando al paragrafo relativo alla "ulteriore razionalizzazione  della geografia giudiziaria" , si ha la sgradita sorpresa di apprendere che, a fronte della possibilità di ulteriori accorpamenti di distretti di Corte di Appello, alla possibilità di riaprire - così come di sopprimere ( tale iniziativa, ha dichiarato il ministro Orlando, dovrà comunque rispettare il principio dell'invarianza del numero  complessivo degli uffici) - altri tribunali, si tiene assolutamente ferma la chiusura di tutte le sedi distaccate di tribunale.
Sarebbe pertanto opportuno che le istituzioni locali non si adagino sul successo, senz'altro importante ma parimenti effimero, della temporanea riapertura ma si attivino concretamente affinchè la deroga concessa a Lipari, Ischia e Portoferraio si trasformi in una riapertura definitiva atteso che le innovazioni, anche procedurali, di recente varate dal governo nulla immutano sulla situazione di conclamato disagio che la originaria, scellerata, riforma ha cagionato alla comunità eoliana.
Naturalmente la classe forense locale è sempre disponibile a dare il proprio apporto, anche tecnico-giuridico, pur prendendo atto con rammarico che esso non è stato, sino ad oggi, incomprensibilmente  accettato dai Comuni del comprensorio.
Attenti quindi al "cane" della ennesima riforma, si rischia di restarne azzannati...e  ulteriormente marginalizzati.
Pauci sed electi
Angelo Pajno

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