È caos nella Giunta regionale siciliana di centrosinistra, presieduta da Rosario Crocetta, dopo l’abbandono – ampiamente annunciato – dell’assessore regionale alla Sanità Lucia Borsellino, figlia di Paolo, il magistrato ucciso nella strage mafiosa palermitana di via D’Amelio.
Lucia Borsellino, dirigente regionale, la cui nomina era stata annunciata dallo stesso Crocetta in contemporanea alla propria candidatura alla presidenza, ha scritto una lettera di tre pagine al presidente spiegandogli i motivi della dimissioni irrevocabili: «Vari sono stati gli accadimenti che hanno aggredito la credibilità dell’istituzione sanitaria che sono stata chiamata a rappresentare quindi della mia persona». E ancora: «Prevalenti ragioni di ordine etico e morale e quindi personale, sempre più inconciliabili con la prosecuzione del mio mandato, mi spingono a questa decisione anche in considerazione del mio percorso professionale di oltre vent’anni in seno all’amministrazione regionale della Salute».
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