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giovedì 2 luglio 2015

CP-Guardia Costiera di Milazzo. Sequestro novellame e sciabica

Comunicato
Continua senza sosta l’attività di controllo lungo l’intera filiera della pesca da parte del personale della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Milazzo.
Nella giornata odierna, durante un controllo della costa di giurisdizione una pattuglia automontata della Guardia Costiera di Milazzo, ha individuato alcuni soggetti intenti nella vendita di prodotto ittico sotto misura, (appartenente alle specie triglia, boga e sarago) sul lungomare di Falcone. Il responsabile dell’illecita commercializzazione del prodotto è stato deferito alla competente autorità giudiziaria, il prodotto è stato sequestrato per violazione della normativa relativa alle taglie minime e, a seguito di visita del servizio veterinario del distretto di Milazzo, che lo ha giudicato idoneo al consumo umano è stato donato in beficenza ad enti caritatevoli.  
Inoltre, la motovedetta CP 544 della Capitaneria di porto di Milazzo impegnata fin dalle prime luci dell’alba in attività di pattugliamento lungo il tratto di costa compreso tra Milazzo e Patti, ha intercettato una imbarcazione intenta in attività di pesca in zone vietate, procedendo anche in questo caso al sequestro dell’attrezzo utilizzato.
Detta unità da pesca, infatti, impiegava una rete trainata denominata “sciabica” ad una distanza dalla costa inferiore a quella prevista dalla vigente normativa comunitaria e nazionale, peraltro, all’interno del Golfo di Patti definito da un provvedimento regionale quale area destinata al ripopolamento ittico.
I militari della Guardia Costiera hanno, pertanto, proceduto a sanzionare il comandante del peschereccio ed al sequestro del pescato che, giudicato idoneo al consumo umano anche in questo caso è stato donato in beneficenza.
Tale infrazione comporta, altresì, l’attribuzione di punti alla licenza ed al comandante dell’unità sanzionata.

A tutela dell’ambiente marino e della risorsa ittica, proseguiranno nei prossimi giorni i controlli nell’ambito dei sorgitori di propria giurisdizione al fine di accertare e reprimere ogni genere di comportamento illecito, con particolare attenzione al fenomeno della pesca e della commercializzazione illecita del tonno rosso e della detenzione ed utilizzo delle reti derivanti illegali impiegate per la cattura dei grandi pelagici.

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