Per tale occasione era presente il prof. Aldo Palmeri di Palermo, presidente della Commissione “Concorso Corone” ed autore di numerose pubblicazioni, tra cui il volume illustrato con testi e numerose fotografie “LA SICILIA E’ TERRA NOSTRA, VALORIZZIAMOLA”.
L’incontro è stato intercalato con l’ intrattenimento musicale del maestro Giuseppe Salvini alla fisarmonica. Inoltre è stato possibile ammirare una mostra fotografica di Antonio Brundu su “Eolie, meridiano Salina- colori e sapori dell’ambiente naturale ed umano”. Dopo il saluto del Sindaco dott. Salvatore Longhitano lo stesso Brundu ha presentato i due ospiti. Quindi il dott. Michele Giacomantonio ha parlato su fatti e avvenimenti della storia eoliana:
“La storia delle Eolie – ha affermato l’autore- mi è sempre apparsa come una grande avventura ed appunto come una avventura ho cercato di raccontarla nel mio libro “Navigando nella storia delle Eolie”. Una avventura che inizia cinquemila anni prima di Cristo quando un gruppo di giovani che vivono a Milazzo cominciano a ragionare e fantasticare di raggiungere quelle isole infuocate che la notte illuminano l’orizzonte e che si stagliano dinnanzi alle loro case. Questi giovani fanno parte di un popolo che è giunto lì diversi millenni prima ma mai hanno tentato di raggiungere queste terree e se lo hanno tentato mai sono tornati a raccontarlo. Certo di storie se ne dicono tante su quei posti.
“La storia delle Eolie – ha affermato l’autore- mi è sempre apparsa come una grande avventura ed appunto come una avventura ho cercato di raccontarla nel mio libro “Navigando nella storia delle Eolie”. Una avventura che inizia cinquemila anni prima di Cristo quando un gruppo di giovani che vivono a Milazzo cominciano a ragionare e fantasticare di raggiungere quelle isole infuocate che la notte illuminano l’orizzonte e che si stagliano dinnanzi alle loro case. Questi giovani fanno parte di un popolo che è giunto lì diversi millenni prima ma mai hanno tentato di raggiungere queste terree e se lo hanno tentato mai sono tornati a raccontarlo. Certo di storie se ne dicono tante su quei posti.
Si parla di mostri, di animali giganti che dalla bocca sputano fuoco, di fiumi bollenti e fumanti, ma sono sempre e solo fantasie.
Ed un bel giorno questi giovani decidono di partire con una chiatta fatta di tronchi d’albero tenuti insieme da strisce di pelle ricavate dalla pelliccia di animali che da tempo hanno imparato a scuoiare e una sorta di pala per governare il naviglio. E dopo quasi una giornata di navigazione raggiungono le coste di queste terre e cercano un luogo più tranquillo dove attraccare. Superano l’isola più grande e quella alla sua destra che sembrano le più turbolente con tante bocche di fuoco che eruttano in continuazione e scagliano pietre e macigni. Alle spalle dell’isola più grande ce n’è una che sembra più tranquilla. E’ quella che chiamiamo Salina ed approdano in una insenatura naturale che oggi chiamiamo Rinella. E lì decidono di fermarsi e costruiscono una capanna su una zona più elevata che oggi si chiama Rinicedda. E da Rinicedda nei mesi seguenti partono per esplorare le altre isole a cominciare da quella più grande che sta loro di fronte: Lipari. E su di essa, su un altopiano proprio di fronte a Salina che si chiamerà Quattropani, scoprono un campo di pietre nere lucenti e taglienti. Pietre che possono servire per costruire armi per difendersi ed aggredire, per cacciare, per scuoiare animali, ecc. ecc. Comprendono subito che grande tesoro rappresenti quella pietra nera e decidono di raccoglierla e portarla al villaggio per lavorarla facendone punte acuminate per i bastoni, per le frecce, facendone coltelli…. E grazie a quella pietra nera, l’ossidiana, Lipari diventa un centro importante nel Mediterraneo.
Ed un bel giorno questi giovani decidono di partire con una chiatta fatta di tronchi d’albero tenuti insieme da strisce di pelle ricavate dalla pelliccia di animali che da tempo hanno imparato a scuoiare e una sorta di pala per governare il naviglio. E dopo quasi una giornata di navigazione raggiungono le coste di queste terre e cercano un luogo più tranquillo dove attraccare. Superano l’isola più grande e quella alla sua destra che sembrano le più turbolente con tante bocche di fuoco che eruttano in continuazione e scagliano pietre e macigni. Alle spalle dell’isola più grande ce n’è una che sembra più tranquilla. E’ quella che chiamiamo Salina ed approdano in una insenatura naturale che oggi chiamiamo Rinella. E lì decidono di fermarsi e costruiscono una capanna su una zona più elevata che oggi si chiama Rinicedda. E da Rinicedda nei mesi seguenti partono per esplorare le altre isole a cominciare da quella più grande che sta loro di fronte: Lipari. E su di essa, su un altopiano proprio di fronte a Salina che si chiamerà Quattropani, scoprono un campo di pietre nere lucenti e taglienti. Pietre che possono servire per costruire armi per difendersi ed aggredire, per cacciare, per scuoiare animali, ecc. ecc. Comprendono subito che grande tesoro rappresenti quella pietra nera e decidono di raccoglierla e portarla al villaggio per lavorarla facendone punte acuminate per i bastoni, per le frecce, facendone coltelli…. E grazie a quella pietra nera, l’ossidiana, Lipari diventa un centro importante nel Mediterraneo.
E dopo il periodo dell’ossidiana quello degli Eoli che vengono da Oriente e creano sull’isola un centro importante sulla via dello stagno che dalla Grecia porta fino all’Inghilterra. Lo stagno per fare il bronzo in una lega col rame perché è già iniziata l’era dei metalli e l’ ossidiana perde rapidamente valore e non si commercia più. Ed è il periodo in cui si costruisce a San Calogero, sul modello delle tombe di Micene, la tolos, una stufa per sfruttare l’acqua calda che sgorga dalla terra.
E poi il periodo di Eolo di cui parla l’Odissea che porta Ulisse a Lipari nella ricerca della sua Itaca; e poi i Cnidi che vengono dalla Turchia ed è un’altra avventura grande e meravigliosa. E poi e poi e poi ancora tante avventure sino ai nostri giorni quando il turismo cambia il modo di vivere sovvertendo tradizioni ed usanze che erano durate millenni.
Una grande avventura ma anche una grande storia quella delle Eolie che merita di essere conosciuta a cominciare dagli isolani perché siano orgogliosi e rispettosi delle loro isole e sappiano consegnarle alle generazioni future ancora ricche di bellezza e di valori”.
E poi il periodo di Eolo di cui parla l’Odissea che porta Ulisse a Lipari nella ricerca della sua Itaca; e poi i Cnidi che vengono dalla Turchia ed è un’altra avventura grande e meravigliosa. E poi e poi e poi ancora tante avventure sino ai nostri giorni quando il turismo cambia il modo di vivere sovvertendo tradizioni ed usanze che erano durate millenni.
Una grande avventura ma anche una grande storia quella delle Eolie che merita di essere conosciuta a cominciare dagli isolani perché siano orgogliosi e rispettosi delle loro isole e sappiano consegnarle alle generazioni future ancora ricche di bellezza e di valori”.
Subito dopo è intervenuto il prof. Aldo Palmeri che ha consegnato le “Targhe Oro Simpatia”. Alla fine dell’incontro ha affermato: “Mi sento soddisfatto per la gradita consegna delle "Targhe Oro Simpatia" e delle relative pergamene avvenuta nel fiorito Patio della Biblioteca Comunale di Malfa alla presenza del Sindaco del Comune di Malfa - dott. Salvatore Longhitano.
Per me è stato molto toccante il momento della consegna ad Antonio Brundu, mio carissimo Amico, con la seguente motivazione: -Targa d'Oro Speciale ad Antonio Brundu, cultore delle Isole Eolie, ideatore ed artefice della Biblioteca Comunale "cav. Giovanni Cafarella" di Malfa, isola Salina, in occasione del ventennale di tale struttura bibliotecaria creata nell'anno 1995 ed inaugurata il giorno 13 del mese di maggio. Con profonda riconoscenza Aldo Palmeri-.
Altro momento che ha fatto scorrere qualche lacrima di commozione è stato la consegna, alla memoria, alla fedele compagna di Antonio, con la seguente motivazione: -Targa d'Oro Speciale In ricordo di Graziella Crisà per il solare senso di accoglienza ed ospitalità dimostrati durante il suo lavoro svolto, con dedizione, nella Biblioteca Comunale di Malfa, isola di Salina, dal 1995 al 2007, in stretta sinergia con Antonio Brundu, quale promotore ed artefice di tale importante e prestigioso centro culturale eoliano-.
Con soddisfazione ed apprezzamento ho consegnato la "Targa Oro Simpatia” alle trattorie "Cucinotta" di Santa Marina Salina e al "Cucuncio" di Malfa, alla pizzeria-pasticceria “Blue Moon… e Cosi Duci” di Malfa. Inoltre ho avuto il piacere di consegnare la "Targa d'Oro Simpatia" a Luca Caruso , figlio della dott.ssa Clara Rametta, titolare dell'Hotel-Ristorante "Signum" di Malfa, classificatosi primo quale location di lusso dell'isola.
Per me è stato molto toccante il momento della consegna ad Antonio Brundu, mio carissimo Amico, con la seguente motivazione: -Targa d'Oro Speciale ad Antonio Brundu, cultore delle Isole Eolie, ideatore ed artefice della Biblioteca Comunale "cav. Giovanni Cafarella" di Malfa, isola Salina, in occasione del ventennale di tale struttura bibliotecaria creata nell'anno 1995 ed inaugurata il giorno 13 del mese di maggio. Con profonda riconoscenza Aldo Palmeri-.
Altro momento che ha fatto scorrere qualche lacrima di commozione è stato la consegna, alla memoria, alla fedele compagna di Antonio, con la seguente motivazione: -Targa d'Oro Speciale In ricordo di Graziella Crisà per il solare senso di accoglienza ed ospitalità dimostrati durante il suo lavoro svolto, con dedizione, nella Biblioteca Comunale di Malfa, isola di Salina, dal 1995 al 2007, in stretta sinergia con Antonio Brundu, quale promotore ed artefice di tale importante e prestigioso centro culturale eoliano-.
Con soddisfazione ed apprezzamento ho consegnato la "Targa Oro Simpatia” alle trattorie "Cucinotta" di Santa Marina Salina e al "Cucuncio" di Malfa, alla pizzeria-pasticceria “Blue Moon… e Cosi Duci” di Malfa. Inoltre ho avuto il piacere di consegnare la "Targa d'Oro Simpatia" a Luca Caruso , figlio della dott.ssa Clara Rametta, titolare dell'Hotel-Ristorante "Signum" di Malfa, classificatosi primo quale location di lusso dell'isola.
Le targhe sono state assegnate perchè queste location, con la loro particolare attività, hanno contribuito a valorizzare la Sicilia e le isole dell'Arcipelago eoliano. Io continuerò a promuovere con tenacia il turismo in Sicilia e nelle Eolie, con la profonda convinzione che la Sicilia e le isole che la circondano possono risollevarsi soltanto incrementando il flusso turistico verso questi singolari luoghi inondati dal sole”.
Con le note romantiche e melodiose del maestro Giuseppe Salvini si è concluso il pomeriggio culturale nell’ormai singolare Patio della Biblioteca Comunale di Malfa, sempre all’ombra del mitico albero di mandarino.
Con le note romantiche e melodiose del maestro Giuseppe Salvini si è concluso il pomeriggio culturale nell’ormai singolare Patio della Biblioteca Comunale di Malfa, sempre all’ombra del mitico albero di mandarino.
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