Mai come ora appare opportuno evidenziare come ci sia bisogno di remare nella stessa direzione.
Premesso che per nessuno è mai stato facile amministrare ne lo è ne lo sarà,sottolineo l’opportunità di lasciare più spazio anche nei quotidiani on line alla proposta più che alla protesta che,se fatta con assidua frequenza ha solo il sapore di un anticipo di campagna elettorale.
Premesso che per nessuno è mai stato facile amministrare ne lo è ne lo sarà,sottolineo l’opportunità di lasciare più spazio anche nei quotidiani on line alla proposta più che alla protesta che,se fatta con assidua frequenza ha solo il sapore di un anticipo di campagna elettorale.
Non credo sia il mezzo per ottenere i consensi e non credo che l’iperattivo, almeno sulla stampa, Art. 1 lo faccia per questo.
Ritengo che i cittadini a fine mandato potranno giudicare innanzitutto l’onestà di chi li ha amministrati e l’impegno profuso per risolvere questioni davvero delicate che in questi anni si sono manifestate come fulmini a ciel sereno costringendo il più delle volte ad agire costantemente in emergenza,ma questo significa amministrare.
Chi amministra non ha tempo per proclami, poichè si deve confrontare con i problemi reali e giornalieri del paese. Nessuno dispone del dono della bacchetta magica,dunque usare l’arma della protesta a tutti i costi è sin troppo facile e certamente non quella che aumenta i consensi.
Art 1 ha sostenuto lealmente questa amministrazione e,a mio avviso,dovrà continuare a farlo al solo scopo di dimostrare ai cittadini che ha creduto davvero a questa coalizione in “cambio di nulla”e solo alla fine del primo mandato,non rinunciando per questo ad esercitare azioni di stimolo a fin di bene che certamente non si fanno sui giornali o annunciando proteste di piazza.
Mi permetto questa disquisizione in quanto ho sostenuto sia Art. 1 che l'attuale coalizione e voglio credere sino in fondo alle capacità di chi abbiamo delegato a governarci, di progettare adesso il futuro delle nostre isole e dei nostri figli con una speciale raccomandazione per la salvaguardia dell’ambiente meraviglioso in cui viviamo e per il tessuto produttivo del nostro arcipelago.
Una buona programmazione nel primo quinquennio potrà portare chi ci amministra a completare quanto messo in cantiere nel prossimo quinquennio(se lo vorranno i cittadini). Ma una buona programmazione deve vedere lo sforzo di tutti, la collaborazione di tutti per arrivare uniti e con risultati da sottoporre ai cittadini che solo allora orienteranno il consenso,(che è basato anche sul parametro dell’onestà di chi li amministra)poichè,nel frattempo,gli articoli di stampa saranno come è giusto,dimenticati.
Sergio La Cava
Ritengo che i cittadini a fine mandato potranno giudicare innanzitutto l’onestà di chi li ha amministrati e l’impegno profuso per risolvere questioni davvero delicate che in questi anni si sono manifestate come fulmini a ciel sereno costringendo il più delle volte ad agire costantemente in emergenza,ma questo significa amministrare.
Chi amministra non ha tempo per proclami, poichè si deve confrontare con i problemi reali e giornalieri del paese. Nessuno dispone del dono della bacchetta magica,dunque usare l’arma della protesta a tutti i costi è sin troppo facile e certamente non quella che aumenta i consensi.
Art 1 ha sostenuto lealmente questa amministrazione e,a mio avviso,dovrà continuare a farlo al solo scopo di dimostrare ai cittadini che ha creduto davvero a questa coalizione in “cambio di nulla”e solo alla fine del primo mandato,non rinunciando per questo ad esercitare azioni di stimolo a fin di bene che certamente non si fanno sui giornali o annunciando proteste di piazza.
Mi permetto questa disquisizione in quanto ho sostenuto sia Art. 1 che l'attuale coalizione e voglio credere sino in fondo alle capacità di chi abbiamo delegato a governarci, di progettare adesso il futuro delle nostre isole e dei nostri figli con una speciale raccomandazione per la salvaguardia dell’ambiente meraviglioso in cui viviamo e per il tessuto produttivo del nostro arcipelago.
Una buona programmazione nel primo quinquennio potrà portare chi ci amministra a completare quanto messo in cantiere nel prossimo quinquennio(se lo vorranno i cittadini). Ma una buona programmazione deve vedere lo sforzo di tutti, la collaborazione di tutti per arrivare uniti e con risultati da sottoporre ai cittadini che solo allora orienteranno il consenso,(che è basato anche sul parametro dell’onestà di chi li amministra)poichè,nel frattempo,gli articoli di stampa saranno come è giusto,dimenticati.
Sergio La Cava
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