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sabato 30 maggio 2009

Il cane invisibile (a pochi) e il fetore nauseabondo avvertito...da molti. Ma non ci vergogniamo?

Non sappiamo di chi è la colpa nè di chi sono le responsabilità o, per lo meno, lasciamo a chi segue il nostro giornale on line il giudizio.
Sappiamo solo che da giovedì notte (23 e 30 circa) il corpo senza vita di un cagnetto randagio giace in prossimità dell'impianto di pretrattamento liquami di Santa Caterina (via Falcone e Borsellino). Nonostante su quella strada transino tutti, amministratori diretti al palazzo comunale in testa, non si riesce a rimuoverlo.
La "beffa", se così può essere definita, è che il cagnetto, ad un certo punto, stante le informazioni in possesso dell'assessore China, era stato rimosso dalla ditta La China che avrebbe (così affermato l'assessore) il compito di operare in questi casi.
Peccato però che la verità è tutt'altra, il cagnetto "invisibile" o" miracoloso" (visto che rimosso è riapparso nello stesso punto) è ancora lì.
L'unica cosa che è cambiata è il fetore sempre più in aumento, l'incremento numero di mosche ed insetti vari che si posano sull'animale (in parte sventrato) e poi volano altrove. (Potrebbero portare infezioni?)
Non sappiamo se aumenterà anche il rossore e la vergogna considerando che già da ieri pomeriggio lo "spettacolo" (si fa per dire) non è più un fatto nostrano ed è alla portata di quei turisti (pochi per fortuna) che transitano per quella via diretti alle strutture ricettive e che sono costretti a tapparsi il naso per il fetore.