
La chiusura del vicepresidente della Regione Siciliana, Titti Bufardeci, alle proposte formulate nella riunione del tavolo tecnico di giovedì a Roma è netta. «Appena chiediamo di vedere le carte di Siremar - afferma Bufardeci - sembra quasi di toccare un simulacro inespugnabile. Non sappiamo nulla dei debiti contratti con le banche, del passivo accumulato, dello stato della flotta e del personale. Non è serio chiederci di distogliere dal nostro bilancio delle somme, di impossibile quantificazione allo stato attuale, da destinare al ripianamento delle possibili e ingenti perdite di esercizio della Siremar». Non è accettabile - prosegue Bufardeci - sedersi a un tavolo tecnico con la minaccia di vedersi tagliati in futuro i collegamenti se non si aprono i cordoni della borsa".