Riceviamo e pubblichiamo:
Egregio Direttore,
chiunque percorra il centro abitato di Lipari, si sarà accorto che da tempo, considerata la cronica carenza di vigili urbani, si vedono in giro quasi esclusivamente gli ausiliari del traffico. Sottolineo, a scanso di equivoci, che non vi è nulla di male in questo, anzi.
Alcune perplessità, tuttavia, sorgono nel momento in cui: dirigono il traffico, svolgono attività di prevenzione presso i varchi che delimitano le zone a traffico limitato e le aree pedonali, effettuano servizi di viabilità, accompagnano i cortei funebri, insomma espletano servizi di polizia stradale.
In sostanza, si stanno sostituendo in tutto e per tutto ai ‘veri’ vigili. Rilevo, per inciso, che sono ben altri i problemi che attanagliano il nostro vivere quotidiano, ma a mio avviso, quanto si verifica evidenzia ancora una volta il peculiare ‘disordine amministrativo’ che vige in questo paese con tratti di vera e propria ‘anarchia istituzionale’.
Per quanto mi è dato sapere nulla di ciò avviene altrove. A ciascuno il proprio ruolo ed il proprio status.
Non credo e non voglio pensare che quanto avviene, sotto gli occhi di tutti, scaturisca da iniziative prese all’insaputa del Comando di Polizia Municipale o al contrario, da precise disposizioni del medesimo, più probabile un tacito assenso che permette di alleggerire i compiti al poco personale di polizia municipale in servizio.
Ripeto, non è questo il problema dei problemi, ma l’ipertrofica attività degli ausiliari del traffico oltre a sfiorare illeciti di natura penale, incarna, simbolicamente e non solo, lo sfascio amministrativo degli ultimi tempi.
Forse sarebbe utile, usare lo stesso zelo con cui sono stati precisati pubblicamente, su questo stesso giornale, dal Comandante pro-tempore, i poteri degli ausiliari del traffico, per spiegarne i limiti.
Molti cittadini sono letteralmente confusi e talvolta l’operare al di fuori dei compiti attribuiti può comportare, un aumento, inutile e gravoso per entrambi, delle controversie tra utente e ausiliario del traffico.
Un paese normale si vede anche da queste cose.
Renato Cacciapuoti