Riceviamo dalla dott.ssa Svetlana Roussak e pubblichiamo:
In riferimento alle 2,5 miliardi di euro dei fondi Comunitari destinati al Por Fesr 2007/2013 a disposizione della regione Sicilia e che possano tornare a Bruxelles solo perché la regione non sa come spenderli, oltre allo stupore incredulo delle incapacità amministrative regionali sorge anche una domanda: "Ma il nostro Comune di Lipari ha mai pensato di presentare dei progetti per attingere a questo tesoro comunitario" ? Spero di si!
Altrimenti, forse è ancora in tempo per farlo vista l'intenzione della Regione di rimodulare i fondi. E considerando che gli interventi urgenti riguardano proprio il settore del turismo e le infrastrutture perché non approfittare del momento per realizzare finalmente qualche opera nelle nostre isole che permetterebbe anche di destagionalizzare il nostro turismo.
La prima cosa che viene in mente è da tanto tempo desiderata la piscina comunale utilizzabile per le attività e manifestazioni sportive nazionali e perché no anche internazionali legate al nuoto, subacquea e riabilitazione durante il periodo invernale, credo che non ci sia bisogno neanche di perdere del tempo prezioso per la progettazione - esiste già.
Altre opere che non necessitano di progettazioni complicate potrebbero essere l'individualizzazione di percorsi ciclistici su ogni isola eseguendo la segnaletica adeguata, costruzione di una pista da pattinaggio e skateboard di libero accesso per i ragazzi ( buona alternativa al ciondolare su e giù per il corso), una parete per arrampicata, una struttura polivalente per scuola vela e canottaggio, sono tutte iniziative che attirerebbero nelle isole gli appassionati del turismo attivo outdoor nei cosi detti periodi "morti" e di poca fruibilità del mare. Non dimentichiamo anche la sistemazione dei già esistenti campi da tennis e del campo comunale Franchino Monteleone (dotandolo di un manto sintetico) a Lipari che sono in pessimo stato d'uso. Sarebbe anche opportuno di individuare e costruire su ogni isola le piste eliportuali ad uso civile attrezzate, e facilitare l'orientamento turistico attraverso l'ideazione, progettazione operativa e installazione di una nuova segnaletica turistica integrata con strumenti cartacei coordinati, creando cartellonistica più chiara, frequente, informativa ed efficiente su tutto il territorio dell'arcipelago.
Indispensabili sono anche la realizzazione di un portale turistico interattivo, dotato di Destination Management System, di un sito in grado sia di informare ed orientare il turista che di consentire la prenotazione e la commercializzazione "on-line" dei pacchetti turistici offerti dalle strutture ricettive e dagli operatori del settore, e la promozione del territorio attraverso le strategie marketing, come partecipazione alle fiere turistiche, congressuali, salone di gusto etc. e attraverso organizzazione eventi di importanza internazionale come potrebbe essere adesione ad un circuito di jazz festival sotto le stelle.
A mio avviso, l'amministrazione locale presentando tutto ciò alla Regione come un progetto puntato sul "Turismo sostenibile di terra e mare" che tiene conto delle capacità di carico del territorio e promuove le strategie mirate a distribuire meglio i flussi turistici sul territorio lungo l'arco dell'anno attraverso l'offerta di linee di prodotto tematiche supportata da una corrispondente strategia di marketing, promozione e comunicazione, potrebbe avere una possibilità di avere una parte dei soldi di cui la Regione ha difficolta trovare la collocazione.
Sperando che ci sia ancora la possibilità di presentare progetti e quindi attingere ai fondi auguro che la nostra Amministrazione riesca a salire in tempo sul treno che sta passando senza perdersi nei soliti tempi lunghi.
Sono sempre più convinta in generale, che i fattori principali che ostacolano lo sviluppo del nostro territorio sono la mancanza di una "cultura di collaborazione" tra tutti i soggetti locali, la non consapevolezza del ruolo che le istituzioni hanno nel promuovere e gestire gli interventi a livello centralizzato e la scarsa conoscenza delle logiche con cui si dialoga e ci si confronta oggi con il mercato che presenta sempre più spesso una domanda di vacanza breve ma nello stesso tempo motivazionale, esperienziale ed itinerante.
Dott.ssa Svetlana Roussak
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