Il sindaco Bruno «Da oggi operativo il Piano regolatore atteso da 30 anni» È scattato infatti il “silenzio assenso” per decorrenza dei 270 giorni dall’invio degli atti all’assessorato
(Salvatore Sarpi- LIPARI)
“Per il comune di Lipari oggi è un giorno storico. Dopo oltre un trentennio il Piano di fabbricazione del comune di Lipari va in soffitta e da oggi diventa operativo il Piano regolatore generale predisposto dall'equipe capeggiata dall'arch. Nicola Giuliano Leone”. Lo ha annunciato ieri mattino un raggiante Mariano Bruno prima che avessero inizio i lavori del consiglio comunale. L'efficacia del PRG, con annesso regolamento edilizio, è ufficializzata in una determinazione dell'architetto Biagio De Vita, dirigente del 3 settore, firmata anche dal geometra Placido Sulfaro, responsabile dell'area urbanistica. Dopo ben 23 dalla delibera di consiglio comunale, che conferiva l'incarico ai progettisti, il PRG di Lipari, essendo trascorso il termine perentorio di 270 giorni dalla sua trasmissione all'Assessorato regionale Territorio ed Ambiente senza che siano intervenuti atti da parte di questo, diventa quindi efficace su circa il 90% del territorio isolano. Non si terrà conto di questo strumento solo per quelle parti oggetto di “ossevazioni” (ciò, comunque, solo in via precauzionale). Importante, invece, lo spiraglio che si apre per gli immobili realizzati in parti della famosa fascia dei 150 metri dal mare e che, con il nuovo strumento, rientrano in zona A. “E' una immensa soddisfazione- ci ha dichiarato Bruno- poter dare questa notizia alla comunità liparese e delle altre cinque isole componenti il comune. Da questo momento il Piano regolatore generale è lo strumento che governa il comune di Lipari”. Nel ringraziare tutti coloro che hanno dato il proprio contributo (politici, tecnici, funzionari) il sindaco ha tenuto a ribadire: “Per questo strumento la mia amministrazione ha tenacemente lavorato, non mollando mai, anche quando, nell'ultimo periodo, quello più duro, in molti disperavano che il PRG potesse andare in porto. Riteniamo che avere un piano regolatore generale significhi anche dare ordine al settore dell'edilizia e dell'urbanistica, dare certezze, dare nuove opportunità di sviluppo per l'imprenditoria ma, sopratutto, per i nostri giovani che avranno l'opportunità di sapere dove creare le case, di guardare con attenzione ai discorsi dell'edilizia economica e popolare e/agevolata, di guardare con attenzione ad un futuro più sereno per la nostra comunità eoliana. Quella comunità che sento di dovere ringraziare per aver prolungato il mio mandato consentendomi di centrare questo obiettivo storico e di consegnare al paese uno strumento fondamentale. Segno che quando si crede e si lavora con costanza ad un progetto si riesce a portarlo a compimento. Non ci fermeremo al PRG abbiamo altri importanti obiettivi da raggiungere e li porteremo a compimento prima della conclusione del mandato ”. Tecnici ed addetti ai lavori, nonostante qualche perplessità suscitata su un piano che nasce un po datato (ma non per questo non efficace), hanno salutato con soddisfazione la conclusione di un lungo cammino. Auspicando l'inizio di una nuova era. Il prossimo passaggio del PRG di Lipari che, ribadiamo da ieri è comunque efficace sulle sei isole del territorio, sarà davanti al CRU (Comitato regionale per l'urbanistica). L'atto finale: la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta ufficiale.
Salvatore Sarpi
Tutto cominciò col sindaco Carnevale
Salvatore Sarpi – Il PRG di Lipari, diventato ieri esecutivo, è il figlio “ultramaggiorenne” di una delibera di consiglio comunale che nell'aprile del 1987 (sindaco era l'avv. Emanuele Carnevale) conferiva l'incarico a cinque progettisti di redigere il piano regolatore del comune di Lipari. Un PRG che, già dai primi passi, cominciò a muoversi con una certa difficoltà se è vero, come è vero, che solo un anno dopo venne sottoscritto il disciplinare d'incarico con l'equipe capeggiata dal professor Giuliano Nicola Leone. Un percorso, quello del Piano Regolatore Generale di Lipari che, per un motivo o per un altro, si è sempre rivelato pieno di ostacoli e di contrattempi che ne hanno ritardato l'entrata in vigore. Dalla bozza di piano, partorita dopo circa quattro anni dall'affidamento dell'incarico, ai tortuosi camminamenti attraverso nuove normative, nuovi studi, si è arrivati ad oggi passando dalla consegna degli elaborati (2006), all’adozione del Prg da parte del commissario regionale Giuseppe Traina (2007), alla valutazione d'incidenza del PRG approvata con le prescrizioni ed inviata al Dipartimento regionale per l'Urbanistica(febbraio 2010). Un percorso ad ostacoli nel quale tutti i politici che si sono alternati hanno fatto, più o meno, la loro parte cercando di dare il proprio contributo (purtroppo a volte non svincolato da logiche politiche). Un'accellerazione importante la si è avuta con l'amministrazione di Mariano Bruno. Un obiettivo quello del parto del PRG “puntato” già nel corso del primo mandato (e per il quale ha lavorato l'ex assessore Marco Giorgianni) e concretizzatosi in questo secondo periodo di amministrazione nel quale, a dare man forte all'obiettivo del primo cittadino e della sua giunta, hanno dato man forte i tecnici comunali (Aldo Martello su tutti) e il consigliere-consulente (a titolo gratuito) Gianfranco Guarino.
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