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mercoledì 2 marzo 2011

Le Eolie non si vendono (di Aldo Natoli)


(Aldo Natoli) Ho letto ed apprezzato la lettera della Dott.ssa Angela Mazziotta in merito alla proposta del Sindaco del Comune di voler far entrare dalla finestra chi è uscito dalla porta, ovvero di consentire a Condotte Acqua di ridimensionare il progetto del megaporto di Lipari per  realizzare un porto turistico nelle altre isole, ammesso che questo sia consentito, per non buttare a mare il ghiotto finanziamento di 130 milioni euro. Ritengo che se  in questa vicenda qualcuno è andato oltre il consentito è giusto che paghi di tasca propria e non con i soldi dei contribuenti. Ritengo anche che il Comune debba rientrare al più presto nella disponibilità dei fabbricati concessi in uso, e nel contempo dotarsi del Piano Regolatore dei Porti. Strumento indispensabile per poter programmare la portualità ed accedere ai finanziamenti europei che, come viene bene evidenziato dalla Dottoressa Mazziotta,  abbondano, semprechè si hanno le capacità per chiederli. Di questo, e solo di questo dovrebbe occuparsi il nostro Primo Cittadino per chiudere in modo dignitoso il suo mandato. Lipari ha bisogno di un adeguato porto commerciale (Sottomonastero) e di un modesto porto turistico a Bagnamare. Questo è quello che serve per lo sviluppo economico e turistico dell’isola, e su questo, solo su questo, bisogna confrontarsi.  Per attuare questo programma esistono i fondi pubblici e quindi non vi è alcun bisogno di legarsi a “compari” sconosciuti ed a “scogli” tempestosi. Non vi è alcun bisogno di svendere le  isole per 70 anni.

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