(Aldo Natoli) La voce dei cittadini al “Palazzo Comunale” interessa ben poco.  Nonostante i pareri negativi espressi da professionisti, consiglieri  comunale e cittadini vari i lavori di completamento della via Roma si  avviano alla conclusione. Ai “loculi” si sono aggiunte le “balate”,  sempre in pietra marmorea con venature più chiare poste a rifinitura del  muro in pietra vulcanica di Catania. Un mixer di materiali e soluzione  architettonica che, mi perdoni il Consigliere Lo Cascio, neanche a  Milazzo o Villafranca Tirrena avrebbero consentito di collocare. Ma a  Lipari parlare del rispetto e tutela del centro storico sembra essere in  questo periodo utopistico. Spero che il Sindaco Bruno che il giorno 5  Marzo attraverserà la strada dietro il simulacro di San. Bartolmeo provi  vergogna per i suoi collaboratori tecnici ed usi il potere conferitogli  dalla  fascia tricolore per abbattere l’affronto fatto al buon  costruire che i nostri avi ci hanno tramandato, così come richiesto dai  cittadini, e per evitare che la storia lo ricordi come il Sindaco che ha  devastato il centro storico. Ma questo sfogo di natura sentimentale e  di amante del territorio e dell’ambiente eoliano, mi porta anche ad  evidenziare delle opinioni di natura tecnica che meritano di essere  approfondite.
Da un veloce esame della pratica che mi è stata  consegnata in copia ho rilevato  che il progetto di aggiornamento datato  Novembre 2003, approvato con Delibera di G.M. n° 30 del 16.02.04 mentre  il parere favorevole della Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina, di cui   nota prot. n° 3187/00 del 17.07.2001, è stato rilasciato sul progetto  redatto e datato 10.09.1999 richiesto dal Comune in data 08.05.2000 con  prot. n° 14050. Non solo, ma l’aggiornamento del progetto se interessava  parti strutturali come l’allargamento della strada doveva conseguire un  nuovo parere dalla Soprintendenza BB.CC.AA. Poiché il parere, oggi  autorizzazione paesaggistica , dell’Istituto messinese ha una validità  di cinque anni, ne consegue che, se  non è stato acquisito un parere  successivo, alla data di esecuzione dei lavori (Gennaio 2007) e di  completamento (Gennaio 2011), questi debbono ritenersi privi di  autorizzazione paesaggistica e quindi “abusivi”.
Perseguibili a  norma di legge dal Servizio competente, così come avviene per ogni  singolo cittadino. Il Responsabile del Procedimento, Arch. Biagio De  Vita ,  dovrà quindi chiarirci se il progetto ha ottenuto un parere  successivo a quello del Luglio 2001 da parte della Soprintendenza  BB.CC.AA., oppure sono in corso di esecuzione dei lavori abusivi,  assumendosi ogni conseguenziale responsabilità. L’arch. De Vita dovrà  anche spiegarci se le aiuole realizzate sono conformi al progetto  approvato, dal momento che dal particolare in scala 1/20 rilevo dei  laterali in pietrame a faccia vista (p.5) che non sono riscontrabili sui  luoghi.
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