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sabato 16 aprile 2011

Due medici dell'ospedale di Lipari rinviati a giudizio

(da lipari.biz) Rinvio a giudizio per due medici dell’Ospedale di Lipari accusati dal pm della Procura della Repubblica di Barcellona, dott. Francesco Massara, di aver determinato “ in cooperazione tra loro, con le proprie azioni e omissioni colpose, lesioni personali al nascituro Matteo Finocchiaro”. Si tratta dei ginecologi Pietro Bongiovanni, 55 anni, e Ferdinando Gallo, 41 anni, entrambi di Messina. Tra il 9 e l’11 novembre del 2007 , avendo in cura la signora Katia Totaro, eseguivano, in orari diversi e per cinque volte sulla paziente , come risulta dal decreto di citazione, l’esame cardiotocografico (Ctg) per rilevare la frequenza del battito cardiaco e fetale e delle eventuali contrazioni uterine. Ma nonostante l’esito di ogni esame effettuato, rispettivamente, alle ore 12.39 e 18.01 del 9 novembre; 8.21 e 18.03 del 10 novembre e alle 3.03 del 11 novembre evidenziasse “ riduzione dell’ampiezza e delle frequenza di oscillazione per minuto ed un quasi mancato riscontro delle accelerazioni sporadiche in risposta ai movimenti attivi fetali, omettevano con un comportamento imperito, negligente ed imprudente di diagnosticare la condizione di sofferenza fetale e quindi di eseguire l’intervento di taglio cesareo per una rapida estrazione del feto”. La mancata esecuzione del taglio cesareo, in considerazione dello stato di sofferenza del feto, avrebbe, pertanto, provocato sul neonato Matteo Finocchiaro, secondo il pm Massara, una lesione acuta encefalica con paralisi cerebrale ( encefalopatia multicistica). Una malattia insanabile per lo sconforto dei genitori Bartolo Finocchiaro e Katia Totaro, difesi dagli avvocati Gaetano Orto e Luca Frontino. Il processo si svolgerà alla sezione staccata di Lipari il prossimo 25 ottobre alle 9,00. Cresce, intanto, la preoccupazione, a Lipari per il destino, proprio dell’unità di ginecologia e ostetricia facente parte (con l’accorpata pediatria) dell’area chirurgica dell’ospedale. Nonostante alcuni incidenti, come quello appena descritto che può accadere ovunque come testimoniano le cronache, anche recenti, va comunque sottolineata la grande professionalità e umanità dei medici in servizio. A tal proposito, a fine giugno andrà in pensione il responsabile dott. Giampiero Di Marco che in cinque anni ha svolto tra parti cesarei e spontanei circa 500 interventi . Sarà sostituito da un collega altrettanto esperto o sarà “ufficializzato”, il divieto di parto nell’isola ? E di pediatria, con due soli medici a disposizione, praticamente senza ferie, che ne sarà? Se i rappresentanti politici della popolazione eoliana esistono ancora è bene che si adoperino per trovare al più presto delle risposte nell’interesse della collettività.

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