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giovedì 14 aprile 2011

Improvvisare o programmare (di Pino La Greca)

Oggi leggiamo da una interrogazione dell’attento consigliere Sabatini in merito ad un contenzioso che vede coinvolta l’amministrazione Bruno con una società di Navigazione. Il consigliere interroga per sapere:
- se è stata data risposta alla Sua nota del 25 febbraio 2011 prot. 7805 e se sono stata rilevate le responsabilità da Lei paventate, che poi si sono concretizzate con la condanna dell’Ente al pagamento di una ingente somma (ben €. 114.450,00) a favore della Società di navigazione Euroline;
- in quale veste Lei ha emesso l’ordinanza poi appellata dalla suddette Società, se in veste di Sindaco o di Commissario.
La riflessione che sono condotto a fare e quella tra improvvisare o programmare.
Perché parlo di improvvisare?
Sin dal 12 luglio 2008 avevo scritto al sindaco Bruno in merito alla problematica dei barconi suggerendo: “ Ritengo, quale cittadino sensibile ai problemi delle nostre isole che l'unica strada percorribile per regolamentare sia il ticket d'ingresso sia l'afflusso dei barcone, sia l’istituzione dell’area marina protetta. (…) mi sento in dovere di suggerirLe di chiedere agli organi competenti la conclusione dell'iter dell'area marina protetta di cui è titolare proprio il ministero dell'ambiente guidato dall'on.le Prestigiacomo.”
Il 30 luglio il sindaco rispondeva affermando che la problematica dell’area marina protetta: , “è posto nella debita attenzione di questa Amministrazione, la quale, già da tempo, intrattiene sulla medesima tematica rapporti con il Ministero dell'Ambiente e nulla tralascerà perché questa importante istituzione possa, di concerto con gli “addetti ai lavori” del territorio, divenire una realtà significativa per il nostro Comune”.
Replicavo il giorno dopo scrivendo che: “La sensazione del si ricava e che, ancora una volta, l'intera materia sia stata trattata con grande ritardo e con un piglio autoritario da parte Sua poco consono ad un sindaco che deve collaborare sinergicamente con le altre forze dello Stato presenti sul territorio.
Certamente le Sue iniziative recenti provocheranno un contenzioso tra il Comune di Lipari e le società di navigazione private che mi auguro non si risolva con ulteriori debiti fuori bilancio per l'Ente e con tasse a carico dei cittadini di Lipari. Personalmente ritengo l'area marina protetta l'unico strumento in grado di consentire una regolamentazione complessiva per l’accesso nell’area e sui comportamenti da tenere all’interno della stessa. Ormai da anni si parla a Lipari dell'area marina protetta con soldi dei cittadini spesi per finanziare convegni, opuscoli, guide pubblicitarie. Credo, signor Sindaco, che sia arrivato il momento di superare la gestione del “giorno per giorno”, ed avviare una reale programmazione sul territorio partendo proprio dell'area marina protetta.
Sono stato facile profeta, quando si improvvisa e non si programma questi sono i risultati: contenzioni, liti e soldi da versare a carico della nostra comunità.
Ancora oggi attendiamo di conoscere, per programmare, quale sarà il futuro dell’area marina protetta delle Isole Eolie.
Lipari 14 aprile 2011
Giuseppe La Greca

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