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lunedì 16 maggio 2011

Marina Corta e cassoni. Interrogazione di Pietro Lo Cascio (SEL)

Da ormai un anno sono stati completati i lavori di messa in sicurezza del versante Sud di Marina Corta; la banchina sul lato interno del porto è stata collaudata ed è perfettamente funzionante, in parte destinata all’ormeggio delle imbarcazioni per il traffico locale, in parte all’attracco dei cosiddetti “barconi”. Rimane invece inutilizzato il lato esterno, che pure è stato predisposto con tanto di bitte e corridoio di accesso per i passeggeri e potrebbe risultare utile per l’approdo di altri “barconi” o, addirittura, di piccole navi crociera; è vero che nello specchio acqueo di fronte a questa banchina troneggiano due cassoni, evidentemente collocati in attesa di tempi migliori, ma sulla loro rimozione si è già espressa positivamentela Capitaneriadi Porto, che ne ha autorizzato la collocazione temporanea nella zona di Bagnamare (autorizzazione che scadrebbe a fine mese).
Fatte queste necessarie premesse, La interrogo per comprendere se e quando è stata sollecitata in tal senso la ditta che ha eseguito i lavori del lato Sud di Marina Corta e che ha collocato i cassoni inutilizzati nell’attuale posizione, e in caso contrario per quale motivo ciò non è stato ancora fatto; quale motivo ha determinato un collaudo della banchina limitatamente al suo lato interno, e non comprendente l’intera opera portuale, così come complessivamente realizzata nei medesimi tempi; se nel carteggio tra il Comune di Lipari e il Genio Civile OO.MM. figurano precise richieste in tal senso e/o solleciti per l’ottenimento in tempi certi e rapidi del collaudo del lato esterno; in sintesi, se ritiene plausibile ipotizzare un utilizzo anche del lato esterno della banchina entro quest’estate (ovvero, a un anno di distanza dal completamento dei lavori), con prevedibile beneficio per l’intera comunità che in tal modo potrebbe godere di un porto pubblico e realizzato con soldi pubblici.
Se così non fosse, un pronostico altrettanto plausibile è quello che la Sua Amministrazione si riservi di concludere il proprio mandato con un (nuovo) taglio del nastro della banchina. Forse è un pronostico irriverente, ma è un dubbio che attraversa la mente di parecchi cittadini – me compreso – e che La invito a fugare con fatti precisi e circostanziati, dimostrandone l’infondatezza.
RingraziandoLa per la cortese risposta che vorrà farmi pervenire, porgo distinti saluti.
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale)

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