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venerdì 20 maggio 2011

Operatore turistico di Milazzo a giudizio

L'operatore turistico di Milazzo, Fortunato Alacqua, 57 anni, titolare della società Foral, è stato rinviato a giudizio dal giudice Anna Adamo, per essere processato il prossimo 27 gennaio, per i reati di calunnia, diffamazione aggravata e sostituzione di persona in danno di due soggetti, il dottor Alessandro Seminara, amministratore delegato della società mista "Sviluppo Eolie" e della "Taranto Navigazione, società del settore delle minicrociere turistiche nelle Eolie, parti civili con l'avv. Fabrizio Formica.
La singolare vicenda nasce da una missiva che l'imputato, firmandosi come dottor Alessandro Seminara, inviava alla Siremar ed all'assessorato ai Trasporti della Regione, denunciando con essa uno "sviamento" dei passeggeri da parte di alcuni comandanti degli aliscafi Siremar in favore della ditta privata di Taranto, nonché a carico di questa ultima società, la omessa "bigliettazione" di rilevanti quote di passeggeri ed il trasporto a bordo di un numero superiore a quello massimo consentito in violazione delle norme di sicurezza. L'autore della missiva è stato scoperto grazie all'immediata consegna della lettera incriminata all'autorità giudiziaria che avviava subito le indagini. L'identificazione del vero mittente delle raccomandate apocrife è stata possibile grazie all'orario di invio risultante dal numero progressivo delle stesse e visionando la videoregistrazione dello sportello postale di Milazzo. Dalle riprese registrate alla Poste si accertava che le lettere erano tutte state inviate dalla medesima persona, la quale interrogata dalla polizia si scopriva essere la segretaria dell'imputato. La donna affermava di avere ricevuto dal suo datore di lavoro l'incarico di spedire quelle buste con quel falso mittente (Alessandro Seminara), indicato sia sulle buste e sulle ricevute postali il nome dell'ignaro Seminara.
La vicenda si inserisce nella sempre più agguerrita lotta concorrenziale all'interno del porto di Milazzo tra i diversi operatori commerciali del settore dei trasporti per accaparrarsi turisti come "prede da sbranare" anziché migliorare i propri servizi per eccellere sugli altri.

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