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venerdì 30 marzo 2012

Legambiente Circolo delle Isole Eolie Comunicato stampa Del 30 marzo 2012


Ampia partecipare di pubblico nell’ultima tavola rotonda organizzata dal Circolo Legambiente delle Isole Eolie, unitamente a “Nesos” e al “C.E.A.”  il 17 marzo u.s.
I relatori hanno ampiamente tracciato ed analizzato le varie emergenze che impediscono al nostro territorio di attuare il Piano di Gestione del Sito Unisco, strumento fondamentale per concretizzare lo sviluppo eco-sostenibile del nostro territorio.

La prima emergenza trattata è stata quella relativa al “Mega porto di Lipari” – l’argomento è stato affrontato dal Presidente della Commissione consiliare sulla Portualità, il consigliere comunale Adolfo Sabatini. Il Presidente ha evidenziato come sulla problematica della portualità cui sia stata pochissima trasparenza sia da parte dell’amministrazione Comunale uscente sia da parte della Regione Siciliana. Il consigliere ha ricordato, inoltre, che con Deliberazione del consiglio comunale n. 22 del 06.02.2009, il civico consesso comunale ha deliberato di impegnare l’amministrazione comunale  a porre in essere tutti gli atti consequenziali per l’approvazione da parte del consiglio comunale di Lipari, del Piano Regolatore Generale dei Porti del Comune di Lipari, entro il termine di giorni 30 dalla presente deliberazione. Ad oggi tale deliberato è stato disatteso dall’amministrazione.
Il Circolo Legambiente delle isole Eolie ritiene fondamentale per lo sviluppo eco-sostenibile del nostro territorio che il prossimo consiglio comunale e il nuovo sindaco proceda rapidamente all’approvazione del Piano Regolatore dei Porti. Il nostro circolo formulerà a giorni la nostra proposta complessiva sulla Portualità delle isole Eolie.
Dobbiamo esprimere in questa sede la nostra contrarietà, anche alla luce della petizione popolare con oltre 450 firme, alla realizzazione di un Pontile galleggiante in località Baia del Porto nell’isola di Filicudi prevedendo una diversa collocazione rispetto all’attuale per non incorrere nei medesimi problemi evidenziati nella petizione popolare.

La seconda emergenza trattata è stata quella relativa alla mancata istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie. Il relatore, Pietro Lo Cascio, ha evidenziale le numerose carenze poste del Sindaco Bruno, dalla pessima concertazione, all’atteggiamento schizofrenico dell’amministrazione che ha continuato a proporre soluzioni impossibili ed incompatibili con il Parco Nazionale, quali l’aviosuperfice di poggio dei funghi (Bocciata dalla Regione Siciliana) e un fantomatico Parco dei Vulcani.
Lo Cascio ha, inoltre, evidenziato la pessima gestione delle Riserve Naturali Orientate ricadenti nel territorio del Comune di Lipari, rispetto alla Riserva di Salina, che da lavoro da oltre 10 addetti.
Lo Cascio, infine, ha evidenziato tutti i fattori positivi legati alla istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie quale motore di sviluppo dell’occupazione: quali l’incremento dell’agricoltura con un possibile marchio del Parco rivolto allo sviluppo di prodotti di nicchia tipici delle Isole Eolie; il possibile incremento di vitigni; l’ulteriore possibilità di ottenere finanziamenti mirati per l’attività di sistemazione dei sentieri a favore dell’escursionismo, la sistemazione dei terrazzamenti e la rivalutazione del paesaggio; un effettivo controllo del territorio sia per la difesa dagli incendi sia per la lotta all’abusivismo edilizio.
Il Circolo Legambiente delle isole Eolie ritiene fondamentale per lo sviluppo eco-sostenibile del nostro territorio che il prossimo consiglio comunale e il nuovo sindaco avviino una seria concertazione con il Ministero dell’Ambiente e la Regione Siciliana perché si arrivi all’istituzione del Parco Nazionale delle  Isole Eolie.
Vogliamo ricordare che nella seduta n. 239 del 25 ottobre 2007 Commissione Senato, dai senatori De Petris e d'Alì è stata proposta l’istituzione del Parco Nazionale, Marino e terrestre, delle Isole Eolie, da sempre auspicato dai rappresentanti di tutte le associazioni locali maggiormente impegnate nella salvaguardia e nella valorizzazione del territorio delle Isole Eolie. Riteniamo che attraverso l’istituzione del Parco Nazionale sarà possibile far crescere economicamente e socialmente le nostre isole verso uno sviluppo ecosostenibile in grado di attrarre risorse e attenzioni e fare da volano per il nostro sviluppo economico pesantemente condizionato da scelte politiche e progettuali che emarginano di anno in anno il nostro arcipelago. Attraverso l’istituzione del Parco Nazionale delle isole Eolie si potrà assicurare non solo la salvaguardia, ma anche l’incremento dei livelli occupazionali all’interno dell’intero arcipelago eoliano, soprattutto per i precari, ex pomice, e per le nuove generazioni.
Il nostro circolo formulerà a giorni la nostra proposta complessiva sul Parco Nazionale delle isole Eolie.

La terza emergenza trattata è stata quella relativa al Parco Archeologico delle Isole Eolie. I relatori che si sono alternati sono stati il Dott. Umberto Spigo, Direttore del Parco e la Dott.ssa Maria Clara Martinelli archeologa.
Il Dottore Spigo ha comunicato l’avvio di un progetto pilota per un “Centro di Arte Contemporanea” all’interno dell’area del Castello di Lipari. L’intervento, successivamente, si è soffermato sui ritardi della conclusione della perimetrazione dell’area del Parco esterna all’Acropoli di Lipari. Tale ritardo, ha concluso, rischia di ritardare la possibilità di individuare risorse comunitarie per lo  sviluppo del Parco Archeologico. Sullo stesso argomento la Dott.ssa Martinelli ha chiarito i criteri con i quali sono state individuate le diverse fasce di perimetrazione, finalizzate alla conservazione del Paesaggio ed alla futura attività di ricerca archeologica fondamentale per la crescita del Museo e del Parco. La dottoressa ha concluso affermando che soltanto con la perimetrazione approvata sarà possibile attivare percorsi turistiche e creare occasioni di lavoro e di sviluppo sul territorio.
Il Circolo Legambiente delle isole Eolie ritiene fondamentale per lo sviluppo eco-sostenibile del nostro territorio che la prossima Amministrazione approvi rapidamente la perimetrazione del Parco così come proposto dai funzionari dell’Assessorato Regionale dei BB.CC.AA.
Nell’encomiare i funzionari del Parco Archeologico delle Isole Eolie per il lavoro sino ad oggi svolto, il Circolo Legambiente delle Isole Eolie ritiene, tuttavia, di dover avanzare la ipotesi per la istituzione del Parco Archeologico delle Isole Eolie Luigi Bernabò Brea, all’interno del solo comprensorio delle Isole Eolie. tale proposta sarà formulata prossimi giorni all’assessorato BB.CC.AA. della Regione Siciliana.
Il nostro circolo formulerà inoltre la nostra proposta complessiva sulla Perimetrazione del Parco Archeologico delle isole Eolie.

La quarta e quinta emergenza trattate sono strettamente correlate, da una parte la vicenda degli ex operai della Pumex e dall’altra il mancato avvio del Piano di Riconversione delle Cave di Pomice. Il primo argomento è stato trattato dall’avvocato Pippo Torre, che ha raccontato sinteticamente le vicende che hanno visto coinvolti, loro malgrado, gli operai del settore pomicifero sin dal 2007. Una “Storia Crudele” l’ha definita l’avvocato Torre, che è partito dalla famosa delibera della Giunta Regionale che prevedeva l’assorbimento degli operai all’interno dei Beni Culturali. I lavori attendono una risposta definitiva per la stabilizzazione entro e  non oltre il 31 dicembre 2012.
Ampia trattazione sul Piano di Riconversione delle Cave di Pomice ha svolto il Dott. Angelo Sidoti.
Sull’argomento pomice si è registrato l’intervento del Dott. Enzo D’Ambra che ha ritenuto di dover precisare che la Pumex era vittima di una serie di progetti disattesi da parte della varie amministrazioni succedutesi nel Comune di Lipari, che si erano poste in termini di distruzione delle iniziative portate avanti dall’azienda e che la stessa, nonostante sia in atto in una fase concordataria intende far fronte agli impegni soprattutto nei confronti degli operai.
Il Circolo Legambiente delle isole Eolie ritiene fondamentale per lo sviluppo eco-sostenibile del nostro territorio che la prossima Amministrazione apra un tavolo con tutte le parti coinvolte (Governo, amministrazione regionale, consiglio comunale, operai, azienda, proprietari privati dei fondi e degli immobili esistenti nell’area, imprenditori) perché si arrivi ad un piano di riconversione delle cave di pomice, ampiamente condiviso, in grado di mettere in sicurezza le aree dimesse dall’escavazione e diventi motore di sviluppo e lavoro per la comunità eoliana secondo le linee tracciate dal socio Sidoti nel corso della Tavola Rotonda. Anche su questo argomento ritorneremo con un preciso documento.

La sesta emergenza, la problematica del Depuratore di Lipari, è stata trattata dall’avvocato Paolo Intilisano. L’avvocato ha ripercorso le tappe che dal 2001, emergenza idrica del Comune di Lipari, hanno condotto all’attuale situazione di profondo contrasto tra le scelte verticistiche del commissario per l’emergenza, non soltanto per la collocazione del depuratore a Canneto dentro ma per la collocazione dei collettori fognari a Lipari e Canneto, la riapertura della discarica di Lami (ormai dimessa da oltre un decennio, la recenti decisioni su Vulcano) e  gran parte della comunità eoliana che si è espressa per una diversa soluzione dell’intera problematica.
Il Circolo Legambiente delle isole Eolie ritiene fondamentale che su questo delicatissimo problema la parola torni al consiglio comunale ed alla Comunità Eoliana chiudendo definitivamente con le “emergenze”nelle nostre isole.

Infine, la settima emergenza, la mancata attuazione del Piano di Gestione del Sito Unisco da parte del consigliere comunale Giacomo Biviano. Il relatore ha evidenziato le numerose pecche dell’amministrazione Bruno, caratterizzare da una spesa inutile per l’affidamento dell’incarico ad una società consortile della redazione del Piano. Elaborato ritenuto non valido da parte della Regione Siciliana e che ha condotto l’assessorato regionale BB.CC.AA. a dare uno specifico incarico al Prof. Angelini. Piano, tuttavia, elaborato con la quasi totale assenza di concertazione, un piano non approvato dal consiglio comunale, e rimasto nei cassetti sin dal 2008.
Il Circolo Legambiente delle isole Eolie ritiene fondamentale per lo sviluppo eco-sostenibile del nostro territorio che la prossima Amministrazione approvi e non “condivida” il Piano di Gestione del Sito Unisco elaborato nel 2008 dal Prof. Angelini e che lo stesso sia approvato dal consiglio comunale.
Il Circolo Legambiente delle isole Eolie ritiene che l'attuale Piano di Gestione del Sito UNESCO isole Eolie approvato possa svolgere un ruolo importante del processo di valorizzazione del patrimonio eoliano nella più generale programmazione e pianificazione territoriale, ma lo riteniamo, inoltre, uno strumento aperto ad ulteriori fasi di studio ed approfondimenti. E proprio in questa direzione intendiamo approfondire il nostro pensiero.
Il primo contributo fondamentale che il Piano deve apportare alle isole Eolie, deve essere rivolto alla tutela ed alla valorizzazione di quelle risorse dell’arcipelago che - pur essendo state individuate come elementi costitutivi la bellezza del patrimonio eoliano - tuttavia non sono state considerate come criteri su cui fondare la nomina di Patrimonio dell’Umanità ed il conseguente inserimento del sito nella World Heritage List; parliamo della necessità di un allargamento della conservazione della tutela e della valorizzazione del nostro patrimonio, sia negli aspetti naturalistici sia negli aspetti archeologici-culturali.
Riteniamo che tutte le amministrazioni eoliane con il supporto delle istituzioni provinciali e regionali debbano porsi come obiettivo una gestione ed una rivalutazione ecosostenibile di tutte le risorse che costituiscono la vera ricchezza delle Eolie in modo da rafforzare la posizione del nostro sito come “patrimonio naturale” all’interno della Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, attraverso la considerazione degli ulteriori criteri di merito: le nostre isole sono un esempio eccezionale di processi ecologici e biologici in essere nello sviluppo e nell'evoluzione degli ecosistemi mediterranei e terrestri, inglobando all’interno di Riserve e Parchi, una complessità in termini di biodiversità che mostra delle caratteristiche che si sono nel tempo adattate alle mutate condizioni ambientali sia del mare che dell’atmosfera, consentendo comunque in molti casi il permanere degli equilibri ecologici originari; l’arcipelago eoliano non solo contiene habitat naturali tra i più rappresentativi per la conservazione in situ delle diversità biologiche, comprese quelle contenenti specie minacciate di eccezionale valore della conservazione, ma rappresenta anche un importante sito di sosta per le migrazioni di specie di uccelli. Il contributo fornito dalla isole Eolie alla biodiversità a livello dell’intero bacino mediterraneo si configura fondamentale sia come contributo alla diversità specifica della flora (Bassia saxicola, Dianthus rupicola, Silene hicesiae, Cytiscus aeolicus e Ophrys lunurata), sia come contributo alla diversità di habitat che consentono il mantenimento e la sopravvivenza delle specie animali (40 specie ornitologiche di cui 10 a rischio di estinzione).
Infine, anche alla luce della scoperta archeologica sottomarina nel porto di Sottomonastero, dobbiamo proporre di considerare altri criteri che connoterebbero le Isole Eolie anche come “patrimonio archeologico-culturale”.
Le Eolie, grazie al lavoro del Prof. Luigi Barnabò Brea e della Dott.ssa Madaleine Cavalier, apportano una testimonianza eccezionale sulle tradizioni culturali e la civiltà delle antiche genti mediterranee, attraverso il sistema dei percorsi, degli  insediamenti e delle vestigia archeologiche presenti. Lipari - importantissimo centro di traffici per il commercio della preziosa ossidiana fin da tempi remotissimi – rappresenta, oggi, uno dei maggiori punti di riferimento per lo studio della successione di civiltà nel bacino mediterraneo. Tutte le isole dell'arcipelago eoliano possiedono testimonianze degli insediamenti dei popoli provenienti dalla Grecia e della colonizzazione che interessò l’Italia Meridionale a partire dalla seconda metà dell’VIII sec. a. C., parliamo della colonizzazione Cnidia del 580 a.C., e della fondazione della Lipàra greca.
Con i loro settemila anni di storia, le Isole Eolie rappresentano un esempio di insediamento umano, nonchè di utilizzo del territorio e delle sue peculiarità geovulcanologiche, di carattere straordinario. Sono luoghi rappresentativi di culture che hanno lasciato segni straordinari nel corso di eventi di valore universale: ne è testimonianza il fatto che il nome delle Isole Eolie è associato all'odissea, agli argonauti, ai tirreni, alla guerra del Peloponneso, alle guerre puniche ed all’avvento dei Normanni.
Le risorse naturali di particolare valore (vulcani, mare, flora e fauna), i tradizionali e rilevanti beni architettonici, musei, le riserve naturalistiche ed i parchi, i sentieri naturalistici e le risorse geotermiche ed archeologiche: sono tutti valori naturali e culturali che devono trovare nel sito patrimonio dell'Umanità, allargato agli aspetti naturalistici ed archeologico-colturali, la nostra identità fondamentale in grado di far crescere economicamente e socialmente le nostre isole verso uno svilluppo ecosostenibile in grado di attrarre risorse e attenzioni e fare da volano per il nostro sviluppo economico pesantemente condizionato da scelte politiche che emarginano di anno in anno il nostro arcipelago.
Il presidente del Circolo
Dott. Giuseppe La Greca

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