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giovedì 29 marzo 2012

A proposito di "facce nuove". Ci scrive l'avv. Angelo Pajno

Egregio Direttore,
scorrendo  il Suo notiziario con particolare - e per comprensibili motivi - attenzione alle notizie sulla prossima tornata elettorale, leggo con soddisfazione che molteplici sono le voci che si levano al riguardo.
Si tratta di contributi senz'altro apprezzabili, in special modo quando provengono dalla gente comune, dai giovani, dai lavoratori.
Devo però rilevare come, pur nella loro chiarezza di esposizione e di sintesi, tali interventi insistano quasi ossessivamente sulla presunta mancanza di rinnovamento della classe politica (o, peggio, sulla, presunta, assenza di alternative ai "soliti noti"), sulla , sempre presunta, mancanza di un  programma da parte dei candidati e sulla mancanza, ancora, di indicazione di quelle che dovrebbero essere le taumaturgiche iniziative per risolvere in un batter di ciglia  gli atavici mali che affliggono il nostro Comune.
Provo, insieme, un certo scoramento ed un moto di malsopita rabbia nel leggere tutto ciò.
Mi rendo infatti perfettamente conto di quanto sia in fondo semplice - restando defilati per motivazioni che, comunque, spesso mi sfuggono - esprimere giudizi e valutazioni, più difficile mi riesce comprendere per quale motivo non si scelga di scendere personalmente in campo per far valere le proprie, in buona parte condivisibili, osservazioni.
Come Le è noto, caro Direttore, insieme ad un pugno di amici (che apparivano in origine quasi dei moderni cloni della celeberrima armata brancaleone) ho fatto, alcuni mesi addietro, più o meno gli stessi ragionamenti dei Suoi lettori ed abbiamo tutti convenuto che non si poteva restare ancora all'ombra dei bar a commentare in maniera becera quanto sterile, una classe polita dimostratasi, alla prova dei fatti, inefficace e comunque inadatta.
Da quì la decisione di "metterci la faccia" , di impegnarci in prima persona nonostante gli impegni di lavoro di ognuno di noi che ci costringono, oggi,  a rientrare in casa a notte fonda (quasi fossimo dei carbonari) per conciliare l'impegno politico con le esigenze di lavoro.
Da quel gruppo che, senza voler peccare di presunzione, posso assicurarLe essere diventato di consistenza tutt'altro che modesta, è nata la candidatura della Dott.ssa  Ersilia Pajno a sindaco del nostro Comune; proprio quella "faccia nuova" avulsa dai familismi, dai nepotismi di casta e da quei giochi di potere non sempre trasparenti e sistematicamente quanto giustamente deprecati dai Suoi lettori, che hanno caratterizzato la vita politica locale di questi ultimi anni.
Abbiamo quindi deciso di scendere tra la gente, ascoltarne le opinioni, le necessità quanto le aspettative, i suggerimenti, le proposte, le idee. Ed ecco perchè il nostro programma sarà probabilmente uno degli ultimi ad essere elaborato: perchè nasce dalla gente comune e non sarà mai un prodotto preconfezionato ed imposto.
Lei forse, caro Direttore, non immagina nemmeno quanta voglia ha gente di avere un rapporto diretto , quasi epidermico, con il candidato, di interloquire in prima persona e non essere quindi, e non più, solo soggetto passivo di soporiferi soliloqui del saccente di turno, di rendersi invece parte attiva e propositiva per un reale cambiamento del modo di far politica; 
Ed ecco perchè, ancora,  non comprendo il motivo per il quale molti dei Suoi lettori si limitano a restare ai margini della competizione elettorale invece di dare il proprio personale  e concreto contributo a far risorgere, insieme, le nostre isole dal baratro dell'abbandono e della arretratezza, che non è soltanto culturale come qualcuno ipotizza, in cui sono sprofondate in questi anni.
Uso dire agli amici che ci avvicinano sempre più numerosi giorno dopo giorno: aiutateci ad aiutarvi.
Proviamo a cambiare, il nostro Movimento vuole solo dare una occasione concreta in tal senso a chi crede che...insieme si può!
La parlo con estrema sincerità caro Direttore, non sappiamo e non abbiamo certezza che il nostro impegno, da qualcuno quasi spregiativamente  etichettato come utopistico e puramente ideologico, giungerà a buon fine, ma comunque vada a finire avremo la consapevolezza di avere offerto alla gente una occasione forse unica per affrancarsi dal modo spesso poco nobile di far politica nel nostro Comune e ci resterà il ricordo di una avventura bellissima e probabilmente irripetibile.
Si sono chiesto, i Suoi lettori, per quale motivo la Dott.ssa Pajno ha declinato, in tante occasioni, proposte che le sono giunte da più protagonisti della prossima tornata elettorale e che avrebbero certamente lusingato qualsiasi candidato, per di più alla prima esperienza? Presunzione? Incoscienza?
No, caro Direttore, solo la consapevolezza di essere, realmente, una persona diversa, coerente con i propri principi di lealtà ad un progetto condiviso con la gente semplice e non con le segreterie dei partiti, onesta nei comportamenti, soincera nelle proprie affermazioni.
Ci sarebbe ancora tanto di scrivere, caro Direttore, ma rischierei di annoiare chi legge ed è quello che certamente non voglio.
Avrò sicuramente occasione di tornare ad approfittare della Sua ospitalità sempre aperto al confronto con i Suoi lettori. ai quali desidero solo ricordare che...INSIEME SI PUO', PROVIAMOCI ALMENO.
Avv. Angelo Pajno
portavoce del Movimento "IL FARO"

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