Da Reggio Emilia, Perugia, Napoli, Catanzaro: vespisti italiani riuniti
nelle isole Eolie per l'ottava edizione del “Vespa tour sicilia”, tre
giorni promossa dal Club di Messina in collaborazione con Barcellona e
l'Area Sud del nazionale.
Appuntamento atteso da tempo per decine
di appassionati delle due ruote d'epoca, che sono partiti da piazza
Duomo e, dopo la visita del campanile della Cattedrale, alla volta di
Milazzo e poi Lipari. Un itinerario che li ha portati dalle sabbie nere e
Capo Grillo di Vulcano al giro di Santamarina e Rinella, al suggestivo
tramonto di Pollara fino al tour di Lipari. A Malfa il gruppo ha
visitato il Museo dell'emigrazione eoliana del Centro Studi Circe,
guidato dall'esperto di relazioni internazionali Marcello Saija, docente
dell'Università di Palermo, a Lingua il Museo civico e archeologico e
infine a Lipari il Museo civico e il Castello.
Contestualmente
l'esposizione nei luoghi del raduno di una trentina di vespe d'epoca,
dalla capostipite “faro basso” fino alle versioni più moderne a
iniezione come la Gran Turismo 300.
“Un'occasione per far
conoscere lo splendido patrimonio dell'arcipelago – ha sottolineato il
promotore dell'iniziativa Francesco Cappello – a chi non è mai venuto e o
vi è tornato dopo tanti anni. In questi giorni abbiamo organizzato
degustazioni di prodotti made in Eolie particolarmente apprezzati dagli
ospiti”. A cominciare dai “capperi” donati dal sindaco del Comune di
Santamarina Salina Massimo Lo Schiavo, che ha accolto i vespisti
sull'isola con grande entusiasmo e, insieme con la consigiera Santina
Gullo, li ha invitati a organizzare un raduno “salinota” il prossimo
anno, fino al “pane cunzatu” e alla granita di Alfredo a Lingua.
All'evento,
patrocinato dalla Regione Siciliana e dai Comuni di Messina, Lipari,
Leni, Malfa e Santamarina Salina, hanno preso parte anche il
responsabile Vespa Club Area Sud Mariano Munafò e il presidente
messinese Giuseppe D'Arrigo, che hanno voluto consegnare una targa di
partecipazione agli iscritti e un riconoscimento al Sindaco Lo Schiavo,
al promotore Cappello e a Salvo Di Maio, direttore dell'Hotel Aktea di
Lipari che ha ospitato il gruppo
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