Appuntamento atteso da tempo per decine di appassionati delle due ruote d'epoca, che sono partiti da piazza Duomo e, dopo la visita del campanile della Cattedrale, alla volta di Milazzo e poi Lipari. Un itinerario che li ha portati dalle sabbie nere e Capo Grillo di Vulcano al giro di Santamarina e Rinella, al suggestivo tramonto di Pollara fino al tour di Lipari. A Malfa il gruppo ha visitato il Museo dell'emigrazione eoliana del Centro Studi Circe, guidato dall'esperto di relazioni internazionali Marcello Saija, docente dell'Università di Palermo, a Lingua il Museo civico e archeologico e infine a Lipari il Museo civico e il Castello.
Contestualmente l'esposizione nei luoghi del raduno di una trentina di vespe d'epoca, dalla capostipite “faro basso” fino alle versioni più moderne a iniezione come la Gran Turismo 300.
“Un'occasione per far conoscere lo splendido patrimonio dell'arcipelago – ha sottolineato il promotore dell'iniziativa Francesco Cappello – a chi non è mai venuto e o vi è tornato dopo tanti anni. In questi giorni abbiamo organizzato degustazioni di prodotti made in Eolie particolarmente apprezzati dagli ospiti”. A cominciare dai “capperi” donati dal sindaco del Comune di Santamarina Salina Massimo Lo Schiavo, che ha accolto i vespisti sull'isola con grande entusiasmo e, insieme con la consigiera Santina Gullo, li ha invitati a organizzare un raduno “salinota” il prossimo anno, fino al “pane cunzatu” e alla granita di Alfredo a Lingua.
All'evento, patrocinato dalla Regione Siciliana e dai Comuni di Messina, Lipari, Leni, Malfa e Santamarina Salina, hanno preso parte anche il responsabile Vespa Club Area Sud Mariano Munafò e il presidente messinese Giuseppe D'Arrigo, che hanno voluto consegnare una targa di partecipazione agli iscritti e un riconoscimento al Sindaco Lo Schiavo, al promotore Cappello e a Salvo Di Maio, direttore dell'Hotel Aktea di Lipari che ha ospitato il gruppo
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