Quest’anno l’anniversario della
scomparsa del caro amico Ruccio Carbone,avvenuta il 23-05-1992, ha coinciso ,ed
e’ stato turbato, con la grave ed improvvisa perdita della Sig/ra Antonietta
Del Gais,in Del Bono .
Ruccio,lo sostenevi Tu :” E’ troppo bello dopo il
morir / vivere ancora! “ Ed e’ per questo che sei sempre vivo, per le tue
belle opere che ci hai voluto lasciare.Anche se con
qualche giorno di ritardo,
Ti ricordiamo con una delle tue
poesie. Ciao Ruccio ! Giovanni
Giardina
I faraglioni di Ruccio Carbone
Voi siete ancora qui, la
pelle calda
tu Pietro il Lungo e tu
Pietra Menalda
senza paure e tentenii ai
frangenti
accarezzati dai miei sette
venti .
Solide rocce dal colore
antico
levigate dal mare azzurro
amico
dove posano il volo anche i
gabbiani
che sentono l’amore dei
richiami.
Ed eravate li, quando al
viandante
che noi chiamammo Ulisse” il
Greco Errante “
incrosciando il suo armo
nelle Eolie,
canto’ della mia terra,le sue
storie.
Delle quali seguendo in voi
la traccia
trovo’ l’amore che tra voi
s’intreccia
millenii in solitaria
compagnia
in fedelta’ totale ed
armonia.
Vi legano l’un l’altra con
amore
siete la storia azzurra del
mio mare,
che celebro con questa poesia
nata dal cuore per la terra
mia.
Vorrei che fosser mille,ancor millenni,
a ritrovarvi uniti e sempre
indenni
a raccontare storie sol
d’amore
senza piu’ guerre, ne odio,
ne dolore .
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