Palermo, 8 giu (SICILIAE) - In Sicilia non si applichera' la legge
Gelmini sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche ma la legge
regionale 6 del 2000. E' l'effetto della sentenza n. 147 con la quale la
Corte Costituzionale ha dato ragione alla Regione siciliana che aveva
impugnato la norma nazionale "per l'incostituzionalita' della nuova
legge statale per violazione delle disposizioni statutarie che assegnano
alla Regione la competenza legislativa primaria in materia di
istruzione elementare e competenza legislativa concorrente in materia di
istruzione media e universitaria, nonche' le relative funzioni
esecutive ed amministrative in materia".
Il Presidente della Regione siciliana si era determinato ad
impugnare la Legge Gelmini, a tutela delle prerogative statutarie della
Regione siciliana. In particolare il ricorso presentato al Giudice delle
Leggi riguardava l'art.19, comma 4, della Legge n.111/2011 nota,
appunto, come legge Gelmini sul dimensionamento delle istituzioni
scolastiche. Tale decisione era stata suffragata da relativa delibera
della Giunta regionale (n.186 del 5 agosto 2011), che aveva dato il via
libera al ricorso innanzi alla Corte costituzionale.
Nel ricorso si e' con forza ribadito che, alla luce delle norme
statutarie, l'istituzione, l'aggregazione, la fusione e la soppressione
di scuole spettano alla Regione. Per di piu' la Regione siciliana,
esercitando la propria competenza, aveva gia' emanato (con la legge
regionale n.6 del 2000), disposizioni sul dimensionamento delle stesse
istituzioni scolastiche. Pertanto, gli indici e parametri stabiliti
dalla legge statale confliggevano con quanto gia' stabilito
legittimamente dal legislatore regionale.
Con la sentenza n.147, depositata il 7 giugno, la Corte
Costituzionale non ha potuto fare a meno di riconoscere la fondatezza
delle ragioni della Regione siciliana, riaffermando le prerogative
regionali statutarie in materia di istruzione, nonche' la titolarita'
della Regione in materia.
Nel censurare la Legge Gelmini, dichiarandone l'illegittimita'
costituzionale, la Corte ha ribadito, infine, la prevalenza delle norme
regionali in materia di dimensionamento, sulle corrispondenti norme
statali. Di fatto in Sicilia, dunque, la legge Gelmini non entrera' in
vigore ed il dimensionamento scolastico sara' determinato in base alla
legge regionale (n.6 del 2000).
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