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venerdì 8 giugno 2012

Guerra nel Pd, Lupo da Bersani

Oggi direzione del Pd a Roma, dove il segretario Giuseppe Lupo relazionerà sulla situazione in Sicilia per approfondire il merito delle questioni che domani affronterà con i colleghi della direzione regionale. Al centro: il sì o no alla mozione di sfiducia all'attuale governo con tutto ciò che ne consegue, dopo che i deputati del Gruppo all'Ars, mercoledì, hanno preferito non assumere una posizione. L'Udc, che pure aveva sollecitato un'iniziativa contro Lombardo, ha fatto sapere che non presenterà una propria mozione ma voterà compatta quella che eventualmente sarà discussa a Sala d'Ercole.
Cosa farà il Pd che intanto all'interno del governo è presente con propri assessori, oltre ad avere la guida di direzioni generali e di gabinetti?
Molto dipenderà dalle dritte che verranno oggi da Roma, anche a seguito della ormai quasi certa alleanza elettorale con i centristi.
Ieri il vicesegretario dei Democratici Enrico Letta, a Palermo per partecipare al congresso delle Fondazioni bancarie, ha detto che Lombardo dovrebbe accelerare le dimissioni perché perdere tempo non serve a nessuno.
A Letta il deputato del Pd, Pino Apprendi, ha chiesto di sensibilizzare al più presto i presidenti di Camera e Senato per accelerare l'iter di approvazione della legge che riduce il numero di parlamentari regionali da 90 a 70.
«Ho chiesto a Letta di impegnarsi con i presidenti dei due rami del parlamento – spiega Apprendi – per far sì che la legge, che ha rango costituzionale, possa essere approvata prima della fine della legislatura regionale in modo da non vanificare una riforma storica varata all'Ars».

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