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venerdì 8 giugno 2012
Tasse, tariffe e balzelli. Il comune sia più "umano". La proposta di Saverio Merlino
E’ un momento difficile quello che stiamo vivendo e, giornalmente, soffriamo gli effetti diquesta grave crisi economica che si riflette su tutti noi cittadini e il carico tributario eccessivo spesso compromette e logora la tranquillità e l’esistenza degli stessi cittadini e delle loro famiglie. Si verifica, con frequenza, che alle spese di una famiglia si accavallano, oltre alle bollette S.E.L., TELECOM, IRPEF, IMU, abbastanza gravose, anche gli addebiti per consumo acqua e tassa spazzatura. In una reale crisi come l’attuale questi pagamenti insidiano il normale vivere dei cittadini che spesso non sono in grado di provvedere ai pagamenti richiesti.
A Lipari, inutile nascondersi, questo fenomeno si verifica sempre di più e le famiglie hanno difficoltà a rispettare i pagamenti. Lo Stato e alcuni Enti, sicuramente per agevolare, hanno determinato, in tantissimi casi, la dilazione di molti pagamenti (che altrimenti diventerebbero anche difficile da riscuotere). Anche il nostro Comune, a mio avviso, dovrebbe adottare una scelta che consenta ai propri cittadini di pagare, quanto dovuto, con più tranquillità in modo da non stravolgere l’economia familiare. Oggi, invece, nel nostro Comune la richiesta di pagamento in un’unica soluzione dei consumi idrici e in due soluzioni della TSRSU (spesso anche in sovrapposizione) pone moltissimi cittadini e operatori economici nell’impossibilità di assolvere i pagamenti.
Ritengo, infatti, che il comportamento riguardante la forma di riscossione dei tributi e dei consumi sin qui adottato da parte del Comune di Lipari è stato, a mio avviso, arbitrario ed in contrasto con i rispettivi Regolamenti comunali. Infatti il Regolamento idrico all’art. 31 prevede la fatturazione dei consumi e il relativo addebito con frequenza trimestrale. Puntualmente, invece, si verifica il contrario; con comportamento incomprensibile, si decide d’imporre il pagamento in unico versamento annuale. Poi, il Regolamento per l’applicazione della TSRSU all’art. 18 prevede il pagamento in quattro rate. Al contrario, puntualmente, viene chiesto il pagamento in due rate, presumibilmente senza una preventiva richiesta e successiva obbligatoria autorizzazione dell’Intendenza di Finanza.
Il cittadino, già in difficoltà per la citata crisi economica, spesso interpreta questo modo di richiesta di pagamento al proprio Comune o allo Stato come un tartassamento che provoca, a mio parere, non solo disaffezione all’Ente e tantissimi contenziosi ma anche una consequenziale riduzione di somme incassate da parte del Comune. Sono convinto che consentire ai cittadini di pagare quanto dovuto con dilazione degli importi, con possibilità di “respirare” tra un pagamento e l’altro, questi adempirebbero regolarmente la scadenza, incontrerebbero meno difficoltà e sicuramente l’Amministrazione comunale potrebbe contare su una sicura e immediata riscossione. Sarebbe opportuno, se non necessario, a mio avviso, che il Comune di Lipari, in questo particolare momento, regolamentasse tassativamente la rateizzazione a scadenze bimestrali, possibilmente con periodi alternativi fra il consumo idrico e la TSRSU. Il Comune di Lipari, in alternativa, rispetti almeno le scadenze dei Regolamenti comunali nei quali all’art. 31 di quello idrico prevede l’addebito in ragione trimestrale e, in quello della TSRSU, all’art. 18 prevede quattro rate a scadenza bimestrale.
Sono certo che l’Amministrazione e i consiglieri vorranno fare propria questa mia proposta, magari trasformandola in mozione da iscrivere all’ordine del giorno del Consiglio Comunale per la necessaria approvazione. Non è sicuramente un progetto di gran valore sociale ma sicuramente potrà rivelarsi un buon aiuto alle famiglie eoliane. Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. Per poter cambiare non sono necessarie le grandi rivoluzioni bastano anche dei piccoli passi che comunque segnano una svolta rispetto alla normalità.
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