Federalberghi
Eolie non ci sta e, in sede di direttivo, delibera lo stato di
protesta. “Se non avremo chiarezza e certezze quanto prima - ha
dichiarato il presidente Christian Del Bono - ad ottobre restituiremo le
nostre licenze”. “Per noi i collegamenti marittimi non sono un
optional; costituiscono un presupposto integrante della nostra vita
quotidiana e della nostra offerta turistica”. Basta con i rimpalli da un
assessorato all’altro, passando per la presidenza della Regione e le
varie commissioni dell’ARS, che nell’ultimo anno hanno soltanto palesato
l’incapacità politica di concertare una razionalizzazione dei servizi
di collegamento. Un conto è ottimizzare il budget disponibile, nella
convinzione che si possano migliorare i collegamenti in essere. Un altro
è operare dei tagli lineari che stanno penalizzano e rischiano di
mettere in ginocchio l’economia delle piccole isole. La Regione
concentri la propria attenzione su voci di bilancio improduttive che
rappresentano spese realmente insostenibili per la collettività ed eviti
di trascinare le isole minori fuori mercato. Siamo convinti che la
commissione bilancio, stimolata dalle varie deputazioni regionali che
amano definirsi amici delle piccole isole, se lo vorrà saprà
rintracciare nei meandri del bilancio regionali i fondi necessari a
onorare gli impegni assunti.
Probabilmente,
ha aggiunto Del Bono, a qualcuno sfugge che le isole minori, nel loro
insieme, rappresentano il principale polo per il turismo leisure
dell’intera regione, al cui PIL contribuiscono in modo decisamente più
consistente di quanto le statistiche ufficiali non dimostrino.
La
rapidità, infine, con la quale negli ultimi anni si sono succeduti i
vari assessori regionali ai trasporti sono l’ennesimo indicatore di
precarietà e della scarsa attenzione politica riservata al comparto dei
trasporti nella nostra regione.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.