"Mi dimetterò il 28 luglio, se non prima.
Potrei farlo anche domani". Lo ha detto il presidente della Regione
siciliana, Raffaele Lombardo, conversando con i cronisti a Palazzo
d'Orleans. "Vogliono andare a votare a Ferragosto, il 15 settembre? Me
lo dicano - ha affermato Lombardo - C'era una intesa per votare a fine
ottobre in modo da predisporre le liste. Ma io sono disponibile a
dimettermi anche domani".
"Sulle nomine di sottogoverno è stata
montata una polemica che si basa su falsità. Non abbiamo nominato i Cda
di Irfis, della Serit, della Crias. All'Esa c'è un commissario,
all'Irsap non sono state fatte nomine. Anch'io come ha fatto Orlando
chiederò i curricula per le migliori professionalità".
"I
partiti prendono ordini da Roma, per cui non è possibile in questa fase
fare previsioni sulle future coalizioni per le regionali. Di certo, il
Nuovo polo per la Sicilia (Mpa, Mps, Fli e Api) sarà determinante e alla
fine gli altri dovranno farne conto, perché si pone al centro ma come
forza riformista e autonomista".
"Cracolici vuol presentare la
mozione di sfiducia? Liberissimo di farlo. Il punto è che la situazione è
cambiata rispetto a qualche tempo fa: il segretario del Pd, Lupo, non è
stato sfiduciato ed è rimasto e a Palermo ha vinto Leoluca Orlando". Il
capogruppo del Pd all'Ars Antonello Cracolici ha convocato il gruppo
domani per valutare la situazione politica, ipotizzando anche la
presentazione di una mozione di sfiducia a Lombardo.
"Se si
dovessero dimettere altri assessori, e non me lo auguro, nominerò dei
tecnici per sostituirli. Aricò e Spampinato hanno preso il posto di due
assessori 'politici', Di Betta in stretto contatto con Fini e Piraino
dell'Udc". Il governatore ha parlato di esperti nel settore della
Pubblica istruzione e delle Infrastrutture, facendo pensare a un
imminente passo indietro di Mario Centorrino e Pier Carmelo Russo.
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