L’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio, novello leader d’opposizione all’Assemblea Regionale siciliana di un Pdl che si farà, col tempo che ci vuole, e pazienza degli elettori permettendo, ha dichiarato nel corso di un’intervista rilasciata ad un quotidiano on line, che Crocetta, ha assoldato, più o meno questo il senso, un esercito di “legionari” da ripagare con prebende e cose da fare. Non quindi sulla base di un ragionamento politico di condivisione, ma solo per questioni di negozio clientelare.
Poi Cascio, sulla scorta di quanto ha dichiarato Battiato, ha operato dei distinguo. Si è soffermato sulla gestione dell’assessorato al Turismo del passato, Fli per intenderci, suscitando le ire di Carmelo Briguglio, coordinatore regionale del partito di Fini in Sicilia.
Briguglio si è sentito in dovere di una precisazione fatta, immagino, con la sua consueta faccia carica di bonomia, ma ricca di sfumature e significati: “Cascio – dice Briguglio – è ingeneroso e poco prudente nei sui giudizi sugli assessori regionali al Turismo di Fli. Mi aspettavo maggiore equilibrio. Certo i nostri assessori sono stati molto più efficienti e imparziali di lui che ha fatto di turismo e sport un feudo personale, clientelare ed elettorale, come è noto ed è facile documentare”.
Tanto il tono del past-president, al di là della sua legittima e piena libertà di interpretare un quadro politico di riferimento, quanto la replica del politico messinese, “Cascio è stato poco prudente”, non arricchiscono molto con linguaggio e metodi il dibattito di questi giorni. Sanno di stanze chiuse, che odorano di vecchio. Il futuro saprà regalare ad entrambi spunti migliori di questi. Ne siamo certi.
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