Solo in Italia, nel 2012, sono state uccise 127 donne per
mano di un uomo: marito, compagno, fidanzato o
ex : i dati che si registrano ogni anno diventano sempre più allarmanti
e la cronaca, purtroppo, è densa di storie di donne violate, oltraggiate,
mutilate, ammazzate.
Il V-day, che quest’anno raggiunge la 15° edizione, raggiunge quest’anno
anche le donne eoliane, perché la violenza più o meno sommersa, domestica,
quotidiana, non risparmia nessuno : nemmeno noi.
E la data del 14 febbraio, giorno tradizionalmente legato
alla “festa degli innamorati”, non è
scelta a caso : significa dire alle donne che le botte non hanno niente a che
fare con l’amore ; significa che se un
uomo ci ama non ci soffoca, non ci umilia, non ci oltraggia, non ci prende a
calci e a pugni. Se lo fa è un uomo malato, non un uomo innamorato. Se lo fa,
significa che il suo modo di amare è malato, perché scambia l’amore con il
possesso e la condivisione con la sopraffazione.
Abbiamo ballato anche noi, ieri sera, con moltissimi altri in
ogni parte del pianeta, per testimoniare che l’amore, quello vero, è un’altra
cosa.
Lipari, 15 febbraio 2013
Associazione Culturale I.Dee
– Lipari
(t.p.)
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