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mercoledì 13 febbraio 2013

Il governo Crocetta alla prova dei numeri. BIANCHI AVVERTE: “ROTAZIONE PER TUTTE LE RAGIONERIE”

di Giuseppe Bianca -
Una prova importante. Sicuramente. La prova dell’Aula e dei numeri. La prova dei cambi di casacca nel momento della verità. Ancora un poco di tempo passerà. Bisognerà metabolizzare il risultato delle Politiche, ancora da celebrare e poi ancora le Amministrative. Ma il Governo Crocetta arriverà al dunque presto.
Infatti intende discutere di legge di stabilita’ e bilancio di previsione per il 2013 a partire da meta’ marzo, un mese e mezzo prima della scadenza dell’esercizio provvisorio.
Bianchi, che ha annunciato anche una rotazione fra le ragionerie dei varti dipartimenti, ha poi ribadito il lavoro del governo sulla finanziaria: “Stiamo lavorando a un testo asciutto, contiamo di avere tutto pronto per meta’ marzo, poi speriamo di poter portare avanti un confronto serio in Assemblea’, dice l’assessore all’Economia, Luca Bianchi, conversando con i cronisti a Palazzo dei Normanni. A parte i fondi per gli enti locali, col governo impegnato a dare una mano ai comuni a rischio dissesto, i nodi principali da sciogliere sono la compartecipazione alla spesa sanitaria e il cofinanziamento della spesa europea, vincolata dal patto di stabilità.
“Sulla sanità dobbiamo approfondire con lo Stato la quota di compartecipazione”, avverte Bianchi che conferma i nuovi ticket per i farmaci e sui ricoveri gia’ inseriti nel testo della legge di stabilita’ depositata in commissione Bilancio dell’Ars. Bianchi si dice ‘fiducioso’ sul confronto per allentare il patto di stabilita’. “Bersani ha gia’ dato la sua disponibilita’ in caso di sua elezione”, afferma Bianchi. “Quest’anno e’ previsto il picco per la spesa dei fondi, oltre un miliardo – conclude – Aspettiamo il nuovo governo”.
Bianchi è un tipo di poche parole. Di numeri e di sostanza. Bisognerà vedere quanto di questa filosofia di gestione saprà attutire l’impatto con le tante anime (nessun’anima) di una maggioranza variabile e sovraesposta alla luce dei riflettori.
 Bianchi, inoltre ha anche parlato di Termini Imerese: “’Ci sono due-tre ipotesi per Termini Imerese, si tratta di aziende italiane non del settore auto ma che potrebbero integrarsi con l’automotive. Stiamo verificando” .
Un po’ poco in effetti. Il tempo delle verifiche è scaduto a Termini. Da Di Risio (DR Motor) in poi.

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