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domenica 10 marzo 2013

L’ALLARME DELLA CORTE DEI CONTI: “IN SICILIA CORRUZIONE SISTEMATICA”

In Sicilia c’e’ una corruzione di “carattere sistematico”, largamente diffusa e “difficilmente eliminabile”. A lanciare l’allarme durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei conti per la Regione siciliana, e’ il presidente Sezione giurisdizionale, Luciano Pagliaro. “I fenomeni della corruzione e della concussione – dice – hanno assunto caratteri di sistematicita’ e vastita’, ma purtroppo in mancanza di un’esplicita denuncia o di una scoperta in flagranza, i reati sono difficilmente accertabili e la quasi totalita’ delle indagini contraddistinte da successo si e’ fondata sull’attivita’ di intercettazione telefonica ed ambientale”.
 Per Pagliaro per fronteggiare “l’illegalita’, la corruzione e il malaffare pesantemente presenti nel Paese e in grado di inquinare la vita civile” occorre allora una “semplificazione legislativa, limitando al massimo il passaggio delle pratiche da un ufficio all’altro ed eliminando i lacci e lacciuoli che ostacolano il sollecito svolgimento dell’attivita’ amministrativa e costituiscono il brodo di coltura per il manifestarsi dei fenomeni concussivi e corruttivi”.  Ma nessun provvedimento potra’ essere veramente incisivo per il presidente della sezione giurisdizionale della Corte dei conti senza “un ritorno all’etica nella politica, nonche’ una nuova condivisione da parte della societa’ civile dei principi di onesta’, correttezza, legalita’ e rispetto per il pubblico denaro”.
CONSULENZE ESTERNE.  “Rispetto agli anni passati il fenomeno delle consulenze esterne sta un po’ scemando, pero’ vi sono sicuramente situazioni su cui stiamo lavorando ed hanno dato luogo a condanne a carico di amministratori”. A dirlo e’ stato il procuratore regionale della Corte dei Conti, Guido Carlino, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario della magistratura contabile.
“Il problema delle consulenze esterne – ha spiegato – riguarda tutti gli enti pubblici, non solo la Regione. Per quanto riguarda Regione, Comuni, Enti locali ed aziende sanitarie abbiamo rilevato numerose consulenze e conferimento di incarichi esterni attribuiti in violazione dei principi della normativa vigente e di quelli fissati dalla Corte dei conti”. L’esternalizzazione e’ un fenomeno “particolarmente rilevante per gli efelfettiche produce sulla finanza pubblica e sul buon andamento della pubblica amministrazione: non e’ da trascurare il rischio che interessi di natura personale prevalgano sul pubblico interesse ne’ va sottaciuto l’indebolimento e la mortificazione dell’apparato amministrativo in conseguenza all’inutile ricorso a risorse esterne”.
NOVAMUSA. “Per la vicenda di Novamusa  abbiamo gia’ depositato una citazione in giudizio per il mancato  versamento di somme riscosse nei siti di interesse culturale della  Regione”. Ha poi detto il procuratore regionale per la sezione  giurisdizionale della Corte dei conti per la Sicilia. “Abbiamo rilevato – ha proseguito parlando delle criticita’  riscontrate nelle gestione di servizi pubblici da parte di privati  nell’Isola – che una societa’ concessionaria del servizio di  riscossione degli Enti locali ‘Tributi Italia’ ha omesso di riversare  nelle casse comunali somme realizzate con la riscossione dei tributi”.
ENTI LOCALI. “In molti Enti sono presenti gravi situazioni di squilibrio nei conti, determinate anche da una crescente massa di debiti fuori bilancio, sintomatici dell’incapacita’ di una corretta programmazione della spesa, ma anche di inadeguata capacita’ di gestione dei servizi di competenza”. Ha continuato  Carlino.
DANNI ERARIALI. Ammonta a 65 milioni e 110 mila euro il danno erariale complessivo accertato dalla Corte dei Conti in Sicilia nel 2012.  Ha poi detto Carlino, all’inaugurazione dell’anno giudiziario, in corso nell’aula magna della facolta di giurisprudenza, a Palermo. Complessivamente sono state definite 5.450 istruttorie, depositati 105 atti di citazione in giudizio a carico di 200 soggetti.

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