Dopo le recenti abbondanti piogge di
fine estate l’unico che non ha dato problemi e’ il torrente
Calandra. Il mio pensiero va a circa 40 anni fa, primi anni ’70,
quando una grossa frana della collina di S. Eramo ha formato un lago
bloccando il torrente per 4 anni. Poi, dopo una cosiddetta bomba
d’acqua è venuto giu’ il “Vajont” trascinando a mare tutto
quanto trovato sul percorso e allungando la spiaggia di 30 metri.
L’allora Pretore Ingrasci’ ha
aperto un’inchiesta che ha portato il Genio Civile a stanziare
400.000.000 di lire per la costruzione di un muro alla base della
scarpata, perennemente in frana. Soldi mai spesi, fino a qualche anno
fa quando, dopo studi di alta ingegneria idraulica, è stata
partorita la vasca che invece di risolvere il problema ha creato
nuove spese per la svuotamento dai detriti da parte dei soliti.
Quanto gia’ successo, sicuramente, si
ripetera’ ancora, per cui occorre tenersi pronti e soprattutto non
parcheggiare nulla nei pressi del torrente Calandra.
Elio Mollica
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