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martedì 17 dicembre 2013

"Cannistrà non può essere l'esecutore materiale dell'omicidio Biviano". Lo sostengono i suoi legali che oggi ne hanno chiesto il proscioglimento.

Roberto Cannistrà, il manovale liparese in carcere dal tre gennaio del 2012 in quanto accusato di aver ucciso  la vigilia di Natale del 2011, la signora Eufemia Biviano non può essere- secondo i suoi legali Luca Frontino e Gaetano Orto- l'esecutore materiale dell'efferato omicidio. Il delitto, come è noto, si è consumato nell'abitazione della donna, ubicata nella frazione liparese di Quattropani
I legali lo hanno ribadito stamani, nel corso di una arringa durata circa tre ore, davanti alla Corte d'Assise di Messina  
La difesa, che ha portato a supporto della sua tesi i rilevi e le determinazioni alle quali è giunto il consulente, ex generale dei Ris, Luciano Garofalo, ha chiesto il proscioglimento di Cannistrà.
Come si ricorderà l'accusa, rappresentata dal PM Mirko Piloni, ha chiesto l'ergastolo. 
Nelle foto: la vittima e l'uomo accusato dell'omicidio

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