Caro Sindaco,
la notizia delle mie dimissioni da tuo portavoce ti
sono state anticipate dal documento della Direzione del circolo del Partito
Democratico di Lipari –Eolie che il nostro Segretario ti ha inviato questa
mattina, Non volevo però che tutto si esaurisse nella formalità un po’
burocratica di un comunicato.
Innanzitutto voglio ringraziarti per avermi permesso
di sperimentare a Lipari questa figura che giudico importante per un rapporto
più corretto fra cittadini ed Amministrazione. Non sempre, presi dalla gestione,
un Sindaco ed un assessore hanno il tempo e la possibilità di soffermarsi a
spiegare i propri comportamenti ed il rischio è che si creino delle resistenze
e delle incomprensioni che col tempo sono destinate a crescere e deteriorarsi
alimentando quella sfiducia per la politica che è uno dei mali del nostro
tempo.
Devo riconoscere che mai la mia attività di
portavoce mi ha creato problemi in questi sette mesi che è durata la nostra
collaborazione e che tutto ciò che ho scritto ed ho detto lo ho fatto convinto
di quello che affermavo e sostenevo. Certo può darsi che alcune cose io li
avrei affrontate diversamente con più “determinazione” come per esempio nel
caso del depuratore ma non è detto che avrei avuto, per il nostro Comune,
risultati migliori di quelli che hai ottenuto tu. Di più ho ammirato la tua
prudenza nell’affrontare il nodo della Lipari porto spa e ti auguro che tutto
possa risolversi per il meglio. Per diverse cose sono stato orgoglioso di
questa Amministrazione come, per esempio, dei risultati ottenuti per la tassa
di sbarco che ritengo uno dei successi più significativi da te conseguiti, finora.
Per tutto questo, caro Sindaco, proprio per questa
collaborazione leale e condivisa io non potevo accettare la nomina ad assessore
del dott. Starvaggi. Non perché non sia una persona per bene e non abbia competenze
ma perché non è giusto, non è corretto, non è educativo che uno cambi posizione
politica senza motivarla e giustificarla. Tutti possiamo ricrederci e
riconoscere che in passato abbiamo compiuto degli errori soprattutto quando si
è fatto parte di una Amministrazione che tanto danno ha arrecato alle nostre
isole. Non farlo è portare acqua al mulino di chi sostiene che i “politicanti”
(termine che detesto) sono tutti eguali.
E questo non è vero. Anzi proprio tu hai dimostrato
– nei fatti prima che nelle parole – che sei un Sindaco diverso da quello che
ti ha preceduto. In questo atto amministrativo, a mio avviso, sta il tuo errore
che io, come tuo portavoce, non avrei mai saputo e potuto giustificare. Per
questo, l’altra sera quando nel Direttivo del mio partito si discuteva di dare
un segno concreto al nostro disagio, io ho manifestato la mia disponibilità a
dimettermi perché temevo che si fosse presa una china del tutto diversa dal
passato e la mia collaborazione non sarebbe più stata lineare e trasparente
come lo è stato sino ad oggi. Di più le mie dimissioni non sarebbero state così
devastanti come quelle di un assessore.
Quindi, caro Sindaco, accetta queste mie dimissioni
che ti porgo, comunque, con la speranza di sbagliarmi. Con la speranza cioè che
questa tua scelta non voglia significare un cambiamento di rotta e tu possa
continuare a garantire alle Eolie quel cambiamento e quella buona
amministrazione di cui le nostre isole hanno tanto bisogno.
Con la stima di sempre, sicuro che questo gesto non
turberà i nostri rapporti personali, porgo a te, alla tua famiglia, a tutta
l’Amministrazione i migliori auguri per
il Santo Natale e il nuovo anno
Michele
Giacomantonio
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