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martedì 4 novembre 2014

La Divina Tragedia di Sara Basile e Rosellina Neri

Buonasera Direttore! Ecco un altro articolo mio e di Rosellina Neri. Grazie!
Sara Basile
La Divina Tragedia!
Nell'isolan cammin di nostra vita
Ci ritrovammo a vivere in un'isola oscura...
Dove l'opera è da 3legislazioni incompiuta
E quindi la dritta via era smarrita.

Non sappiam bene come vi arrivammo,
Poiché Compagnia delle Isole e Ustica Lines trovammo,
Ma, a volte, tant'era pieno che in un posto chiamato Milazzo restammo,
Là dove di paura la fiamma di una raffineria il cuor c'avea compunto.

Non avemmo come accompagnator colui che poeta fu a Roma sotto'l buon
Augusto, ma anche questo nel tempo degli dei falsi e bugiardi ci sembrò
esser nato... Tanto che il mar buono era per poter essere navigato... Ma
non attraccato!!!

Ed ecco, che fatto l'attracco, la ruggine di uno strano porto quasi ci
uccise e quello di uno sottomarino ci sorprese... Un cartellon di rosse
lucin ci attese:
"WELCOME A LIPARI"!!!

Mentre che noi rovinavam in basso loco, dinnanzi a li occhi ci fu
offerta una camera da affittare e un tassista a Pirrera ci voleva
portare...
Padron della strada lui parea... E in volgar dialetto "Turisti i medda"
ci  dicea.

Al piè del colle giunte, una doccia era il nostro desio più grande
Ci volgemmo all'acqua perigliosa e gialla, così l'animo nostro si volse
a retro a rimirar lo passo, poiché quell'acqua non lasciò giammai
persona viva.

La agognata doccia ci fu così negata e nelle acque del mar in una
sciacquata confidammo... E quivi, in una spiaggietta chiamata
"Portinenti",  per l'orribile soperchio del puzzo che l'profondo abisso
gitta, ci raccostammo indietro.

"Bianche Eolie" non trovammo ma, lettino e ombrelloni caro pagammo,
Musica sentimmo e barconi notammo: e noi, vedemmo una'nsegna che
correva tanto ratta, retta da un capo gruppo con dietro le venìa sì
lunga di tanta gente;
Quivi sospiri, pianti, panini e insalate... Per noi si va ne la città
dolente,
Per noi si va ne l'etterno dolore, per noi si va tra la perduta gente.
Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate!!!

In quella bufera infernale, una di noi fu spinta e cadde come corpo
morto cade...
Una spalla ella si ruppe, dolenti andammo la dove molto pianto si
percuote: all'ospedal di Lipari giungemmo e nessun aggiusta ossa
trovammo...
Sulla Caronte volante salimmo e al Papardo atterrammo, mentre uno
stuolo di donne vedevano trasformare la loro dolce attesa in amara
sorpresa.

Ahi serva Lipari, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran
tempesta, non donna di province ma un GRAN BURDELLO!!!

Rosellina Neri, Sara Basile con la "piccola" partecipazione di un certo
Dante Alighieri.

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