Approdo di Sottomonastero Si allarga il fronte del degrado
Ad Acquacalda dopo quattro mesi impossibile concludere i lavori
Salvatore Sarpi
Più che un approdo dove operare in sicurezza la parte terminale del porto di Sottomonastero(quella più vicina all'agenzia Siremar) sembra essere un campo reduce da un.... bombardamento. Struttura muraria fortemente danneggiata, piastra in acciaio divelta, transenne a destra e a manca. Eppure dall'incidente della “Pietro Novelli”, che andò a sbattere contro la struttura portuale, sono passati oltre 5 mesi e, neppure la necessità per il traghetto di ormeggiare in sicurezza, specie durante la sosta notturna, sembra riuscire ad imprimere una accellerata ad una situazione diventata insostenibile e per certi versi anche pericolosa. Basti pensare, tra l'altro, alle difficoltà che sta incontrando la nave veloce “Isola di Stromboli” (tornata in linea da sabato sera) per poter avere un ormeggio notturno sicuro e che può essere garantito solo da un accosto il più vicino possibile al vecchio molo di Scaliddi, limitrofo alla parte del porto danneggiata.
Eppure tutto resta fermo. Incredibilmente fermo se, così come abbiamo avuto modo di accertare, la Siremar ha già a disposizione(e non da ora) i fondi per riparare il danno provocato, il comune di Lipari, così come il Circomare, hanno fatto quanto nelle loro competenze, inoltrando anche varie segnalazioni e solleciti. Ma per ripristinare il tutto manca un “tassello” quello determinante: il progetto per la realizzazione dei lavori e che è di competenza del Genio civile(ma non di quello marittimo).
Logico chiedersi come è possibile che, in oltre cinque mesi, non si sia trovato il tempo di redarlo anche in considerazione che non si tratta di un'opera ex novo ma di una struttura già esistente e che deve esssere solo ripristinata.
E nelle ultime ore un'altra situazione sta creando forte malcontento. Questa volta a terra e nella martoriata Acquacalda. I cittadini, considerando che la ditta di Angelino Biviano ha concluso i lavori per la realizzazione della bretella che bypasserà la parte della strada provinciale crollata in mare, speravano che già da oggi l'arteria potesse essere bitumata e, quindi, in brevissimo tempo riaperta al transito. Invece bisognerà attendere ancora. La bitumazione non potrà essere effettuata in quanto un'altra ditta locale , che opera nel settore dell'idrico per conto del Comune, non ha effettuato i lavori di sua competenza. Dopo quattro mesi dal crollo e una vera e propria "circumnavigazione" che i cittadini di Acquacalda hanno dovuto fare per raggiungere giornalmente Lipari e Canneto, attraverso la Quattropani-Pianoconte, quanto bisognerà attendere ancora?