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martedì 11 maggio 2010

Il Capo dello Stato è sbarcato in Sicilia per il 150° anniversario dello sbarco dei Mille

La Sicilia celebra la spedizione dei Mille nel 150. anniversario dello sbarco a Marsala con l'intervento del Presidente della Repubblica. Il Capo dello Stato è arrivato all'aeroporto di Trapani Birgi attorno alle 17 di ieri, accolto dal prefetto di Trapani, Stefano Trotta, dal sindaco Mimmo Fazio e dal comandante del 37. stormo. Dopo un incontro presso il circolo degli ufficiali, durante il quale il presidente dell'Airgest Salvatore Ombra, ha illustrato i miglioramenti recentemente apportati allo scalo, il corteo presidenziale si è diretto alla volta del palazzo di governo di Trapani dove è arrivato alle 18.45, accolto festosamente dai trapanesi.
Marsala, Salemi e Calatafimi sono le tappe siciliane di Napolitano. Il primo appuntamento significativo è stamattina quando arriveranno al porto di Marsala del "Piemonte" e del "Lombardo", i due velieri salpati lo scorso 5 maggio da Quarto. ll Capo dello Stato che sarà accompagnato dalla moglie, signora Clio, accoglierà le due imbarcazioni alla presenza del sindaco di Marsala, Renzo Carini, del presidente della Regione Raffaele Lombardo,del presidente del Senato Renato Schifani, del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, del ministro della Giustizia, Angelino Alfano, del vescovo della diocesi di Mazara del Vallo, mons. Domenico Mogavero, del presidente della provincia regionale on. Mimmo Turano, di Anita Garibaldi, pronipote del generale, e di altre autorità civili, politiche e militari.
Il presidente Napolitano deporrà una corona d'alloro all'antico monumento dedicato all'Eroe dei due mondi, realizzato nel 1891. Successivamente effettuerà una breve sosta al palazzo municipale e raggiungerà a piedi piazza della Repubblica.
Qui, alle spalle di palazzo VII Aprile, lo storico edificio da dove il generale Garibaldi dichiarò decaduto il governo borbonico, dopo l'inno nazionale suonato dalla banda dei vigili del fuoco, il presidente rivolgerà un saluto alla città.
Napolitano si sposterà, dopo, al vicino complesso "S. Pietro", nel quale inaugurerà l'allestimento del "museo garibaldino". Nel pomeriggio la tappa di Salemi. Ad accoglierlo il sindaco Vittorio Sgarbi, assieme al quale, alle 12.30, visiterà il palazzo comunale, sito in piazza della Dittatura. A seguire, poi, la visita ai musei della mafia e del Risorgimento.
Infine, alle 16, omaggio ai caduti in località Pianto Romano, dove il 15 maggio 1860 si svolse la "Battaglia di Calatafimi". All'interno del monumento ai caduti, verrà scoperta una lapida commemorativa che reca una frase dello scrittore Andrea Camilleri.
Il presidente sarà accolto dalle scolaresche di Calatafimi e dai rappresentanti di quindici amministrazioni del Nord, tra cui i comuni di Vicenza, Bergamo, Torino, Milano, Genova e Pavia, che hanno dato i natali a combattenti caduti nella battaglia, «a sottolineare i valori profondi dell'unità d'Italia» come ha affermato il sindaco Nicola Ferrara.
«La presenza in Sicilia di Napolitano- ha affermato Lombardo- sia un riconoscimento al contributo dato dai siciliani all'Unità del Paese che, a 150 anni da quegli avvenimenti, subisce spinte in senso contrario e tali da rendere più insopportabile la percezione di possibili strategie volte a consolidare un divario penalizzante».
«Nei territori che ospitano l Presidente della Repubblica-aggiunge Lombardo- sono pressanti la richiesta di lavoro, la voglia di riscatto e l'anelito ad affrancarsi dalla morsa della criminalità che nelle sacche di disoccupazione trova nuova linfa. Ma questa marginalità territoriale deve essere motivo per riconsiderare il valore unificante di quelle battaglie e riaccendere la fiducia in uno Stato capace di guardare con eguale spirito solidale all'insieme delle sue realtà, secondo logiche di riequilibrio economico e infrastrutturale, per assecondare un percorso di sviluppo, il solo vero elemento di coesione che può dare pienezza di significato alle celebrazioni».