(Gazzetta del sud) Il Gup del Tribunale di Barcellona, Anna Adamo, su richiesta del pubblico ministero Michele Martorelli, ha rinviato a giudizio un medico con l'ipotesi di omicidio colposo per la morte di un paziente, Antonino Oliva di Stromboli, deceduto il 15 maggio del 2008 al policlinico di Messina per le complicazioni che sarebbero sopraggiunte dopo un ciclo di cure effettuate dal sanitario, all'epoca in servizio nel presidio di Guardia medica dell'isola.
Il medico, Bruno Briguglio 56 anni, sarà processato il prossimo 23 novembre dal giudice monocratico della sezione di Lipari. L'ipotesi è quella di omicidio colposo. La vicenda giudiziaria è stata generata da alcune visite effettuate dal medico al domicilio del paziente morto successivamente per le presunte complicazioni che sarebbero state causate dalla somministrazione di un farmaco. I familiari della vittima infatti avrebbero richiesto l'intervento del sanitario in servizio alla Guardia medica di Stromboli nelle sere tra il 7 e l'11 maggio del 2008. Il medico, recatosi a casa di Antonino Oliva - secondo l'accusa - avrebbe somministrato un farmaco senza tenere conto delle complicazioni che sarebbero derivate dagli effetti dello stesso su un soggetto affetto da particolari patologie. Alla base delle accuse sostenute ieri in aula dal pubblico ministero Michele Martorelli vi è una consulenza tecnica ordinata dalla Procura e affidata al patologo Aldo Barbaro. Nelle conclusioni a cui è giunto il consulente si sostiene che la vittima era affetta da turbe gastroenteriche e da una funzionalità epatica compromessa. La pubblica accusa ieri ha anche sostenuto che il paziente, per i sintomi manifestati, non è stato indirizzato al più vicino ospedale per il ricovero. All'epoca dei fatti le condizioni si aggravarono tanto che l'uomo, trasferito al policlinico morì il 15 maggio. I familiari della vittima ieri si sono costituiti parte civile con l'avv. Mara Correnti. Il medico è stato invece difeso dagli avv. Enrico Ricevuto e Antonino Currò.(l.o.)