Riceviamo e pubblichiamo una lettera che la signora Giovanna Lauria in Viola ha inviato, tra gli altri, al Presidente Napolitano, al Prefetto di Messina e alla Procura della Repubblica:
"Sono la moglie di Luigi Viola, colpito da emorragia celebrale, al livello del tronco encefalico, dal marzo 2006, ancora una volta sono costretta a scendere in campo per "cercare" di far valere i diritti di quei cittadini come mio marito che, in salute hanno pagato anche i contributi del servizio sanitario. Cioè di quel servizio che, in caso di necessità, avrebbe dovuto garantire la giusta assistenza. Oggi mi chiedo: ma il servizio sanitario italiano e nello specifico la sanità siciliana, cosa intende per "giusta assistenza"?
Ecco cosa continua ad accadere: in data 12 maggio scorso il centro riabilitazione di Canneto mi comunica telefonicamente che la logopedista che ha in cura mio marito, non effettuerà le dovute terapie per motivi di salute e che fino alla data del 14 maggio compreso non sarà sostituita. Viene inoltre specificato che per i giorni successivi non si sa se le terapie verranno effettuate da un'altra logopedista o non verranno effettuate affatto. Sempre lo stesso giorno ricevuto una telefonata da parte della fisioterapista che ha in cura mio marito, la quale mi annuncia che l'auto di servizio è guasta e che non sa quando potrà venire a domicilio per le terapie.
Incredula minaccio di denunciare l'ulteriore probabile disservizio e (sicuramente conseguenza di ciò) nel pomeriggio l'auto viene sistemata e la fisioterapista giunge a domicilio. Dopo la prestazione, la fisioterapista stessa comunica che per i giorni 13 e 14 maggio sarà in ferie e non verrà sostituita.
A questo punto mi chiedo: ma i dirigenti del settore esitono? E se si, cosa fanno? Cosa dirigono? Sanno quanti e quali sono i dipendenti a loro assegnati? Ma domande ancora piu' gravi mi vengono da porre: E' giusto che il malato deve pagare le conseguenze della propria insularità? Della superficialità di chi deve vigilare sull'operato altrui e non lo fa? Dell'inefficienza di chi deve organizzare turni di lavoro, prevedendo ferie e malattie, e non riesce a raccapezzarsi e a ottemperare al minimo indispensabile? E' giusto che terapie vitali vengano sospese: causa contratto scaduto ai terapisti che non vengono rinnovati in tempi utili per evitare sospensioni di terapie; causa ferie e malattia, perchè i terapisti non vengono sostituiti; causa cattivo tempo, perchè i mezzi non viaggiano; causa guasti, perchè l'auto di servizio è fuori uso e non si sa quando verrà sistemata; e mille altri motivi che davvero mi fanno vergognare del solo fatto di essere eoliana, siciliana e italiana!!!
E' giusto ciò che continua ad accadere soprattutto nonostante i disservizi periodicamente già denunciati e che si ripetono a tutt'oggi? A questo voglio aggiungere che come piu' volte detto nelle precedenti denunce, mio marito ogni anno viene da me accompagnato presso ospedali specializzati all'estero per ricevere cure e terapie all'avanguardia che gli hanno consentito negli anni, di raggiungere traguardi inizialmente impensabili (cosi' dicevano i medici che hanno prestato assistenza a Messina) per il grave danno subito.
Ebbene quest'anno al nostro ritono dall'Austria e dalla Svizzera, giunge a casa nostra un'equipe di medici locali del centro di riabilitazione per stabilire le condizioni di mio marito e definire la quantità e qualità di terapie da effettuare a domicilio. In quell'occasione mi viene chiesto dal responsabile del centro (cito testuali parole): "Ma perchè signora ogni anno ve ne andate all'estero, con conseguente esborso di cifre considerevoli, quando noi in loco siamo in condizioni di offrire a suo marito prestazioni quali: piscina, ippoterapia e tutte le altre cure e terapie necessarie per lui?".
Io non riuscivo a credere alle mie orecchie, in quanto ero già provata, negli anni precedenti, dai disservizi subiti durante il periodo in cui il centro doveva garantire a mio marito non cure particolari, ma basilari: fisioterapia e logopedia! E mi viene a parlare di ippoterapia e piscina??? Consiglio vivamente agli egregi dottori e dirigenti vari, prima di parlare di cose che qui da noi sono sicuramente "dell'altro mondo", di organizzare e garantire il minimo indispensabile. Quando si riuscirà ad offrire, ciò con serietà e professionalità, a tutti i bisognosi di tali cure, allora forse si potranno proporre altre forme di terapia. Perchè sinceramente oggi mi viene proprio il dubbio che, chi mi ha proposto di non partire piu', sapesse ciò di cui stesse parlando. A chi di competenza invece chiedo vivavmente di intervenire fattivamente affinchè cessino tutti i disservizi sinora piu' volte denunciati, verso i quali purtroppo ad oggi ho avuto riscontro solo una forte insensibilità.
Mi chiedo infine se l'esito di tali denunce sarebbe stato uguale se al posto di persone umili quali mio marito e tutti gli altri pazienti, si fossero trovate persone con cognomi altisonanti o loro cari. Non chiedo pietà, nè favori. Chiedo solo che vengano tutelati i diritti che la stessa costituzione italiana riconosce ad ogni cittadino".