E' scaduto, oggi, il termine per la presentazione della richiesta di riconoscimento dei Distretti turistici della Regione siciliana previsti dalla legge regionale 15 settembre 2005, n°10, fissato dal decreto dell'assessore regionale al Turismo, Nino Strano, sui "criteri e modalita' per il riconoscimento".
I distretti sono promossi da enti pubblici, enti territoriali e, obbligatoriamente, per almeno il 30 per cento da soggetti privati che intendano concorrere allo sviluppo turistico del proprio o di piu' territori. Non possono essere riconosciuti distretti turistici formati da un'aggregazione territoriale inferiore a dodici comuni contigui. Un deroga viene data al "Distretto delle isole e arcipelaghi di Sicilia", a Morgantina e alla Targa Florio.
Il territorio del distretto deve, inoltre, avere infrastrutture culturali materiali e immateriali come siti museali, archeologici, architettonici, o naturalistiche. E' possibile costituire "distretti tematici", tra territori non contigui ma caratterizzati da un unico tema specifico. Ciascun ente puo' fare parte di un solo distretto territoriale e di un solo "tematico".
I distretti turistici hanno come finalita' il miglioramento delle condizioni dell'offerta turistica complessiva, della fruibilita' e dell'accessibilita' dei fattori di attrazione situati nel territorio del distretto stesso, nonche' l'aumento dei pernottamenti e della spesa turistica.
Una trentina, a oggi le istanze direttamente presentate agli uffici del dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo, alle quali si aggiungeranno, eventualmente, quelle inviate per posta.
Una commissione, nominata da Strano, avviera' l'istruttoria dei progetti. L'assessore regionale al Turismo, con proprio decreto, provvedera' al riconoscimento del singolo distretto turistico, che e' condizione per l'attribuzione dei finanziamenti previsti dalla legge regionale 10 del 2005 e dagli articoli 5 e 6 della legge 29 Marzo 2001, n.135 e dei cofinanziamenti previsti dalle linee d'intervento del Fesr 2007/2013.
"Si tratta - ha detto Strano -di una riforma che porta a compimento la legge quadro del turismo approvata dall'Ars nel 2005, e destinata a rivoluzionare le vecchie logiche provinciali della gestione turistica, per giungere a quelle dei territori e delle tematiche comuni". Secondo l'assessore, "A una prima valutazione delle richieste lo scopo appare raggiunto".