
Insomma da “casa del popolo” a “casa privata”. Ma come se non bastasse oltre ai citofoni sono arrivate le “catene”. La foto ci mostra quest’ultima trovata.
Spero che l’amico Gilormino Casali non faccia più riferimento al “muro di Berlino” per evitare che in qualche Dirigente o Funzionario possa maturare l’idea di costruire un muro nei vari ingressi. Insomma per noi “cittadini contribuenti” le porte del Comune invece di spalancarsi si chiudono sempre di più. A tutto ciò bisogna aggiungere che normalmente i telefoni non funzionano, o non rispondono (Esiste un centralinista? Esiste una ditta che provvede all’istallazione e manutenzione dei telefoni? E quanto percepisce?), e che l’Ufficio Protocollo, che funzionava alla perfezione, è costretto ad evadere la corrispondenza con oltre un mese di ritardo.
Ma dinanzi a tutto quanto evidenziato, che è sotto gli occhi di tutti, l’Amministrazione Comunale “non vede, non parla e non sente”.