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mercoledì 8 giugno 2011

La Soprintendenza BB.CC.AA.: questa indiscussa! di Aldo Natoli


(Aldo Natoli) Apprendo dal Notiziario che la Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina ha sanato una piscina (vasca con acqua) realizzata in una casa privata nell’isola di Filicudi ritenendola  compatibile con  il paesaggio circostante, mentre ha respinto altro  progetto che prevedeva la costruzione di una piscina in altra abitazione residenziale, nella medesima isola. In effetti la lettera “v” dell’art.38 del Piano Territoriale Paesistico delle Isole Eolie vieta  la costruzione di piscine nelle residenze private in attesa degli strumenti urbanistici attuativi. Ed il P.R.G., dichiarato esecutivo per decorrenza di termini dal Sindaco del Comune, nel R.E.C. annesso non fa alcun riferimento a questo tipo di realizzazioni. Quindi persiste e prevale sempre il divieto paesaggistico. Purtroppo, da  tempo, nel rilasciare le autorizzazioni o le compatibilità paesaggistiche il comportamento dell’Istituto messinese è molto contraddittorio. In alcuni fabbricati gli archi non possono essere realizzati perchè trattasi di tipologia che contrasta con quella eoliana, mentre in altri immobili di archi ne approvano ad iosa; lo stesso dicasi per  gli interrati, per i depositi in zona “F4”, per la chiusura di terrazze, per le vetrine dei negozi, ecc. Bisogna capire se il parere della Soprintendenza BB.CC.AA. può essere assunto sulla base di valutazioni soggettive, e quindi portare a riscontri differenziati (ed in questo caso mi domando a che cosa serve il P.T.P.), oppure deve basarsi su valutazioni oggettive in ossequio alle norme dettate dal Piano Territoriale Paesistico.
E’ chiaro che questo comportamento non sempre univoco crea molta confusione tra i tecnici e soprattutto tra i cittadini che chiedono invece “certezza di diritto”. Infatti, se le notizie che leggiamo rispondono al vero, il messaggio che viene dato ai cittadini è inquietante. La richiesta di compatibilità (sanatoria) di un abuso edilizio viene esitata  favorevolmente mentre quella avanzata per costruire il medesimo manufatto nel rispetto delle regole viene rigettata. Un chiarimento, ed una linea guida potrebbe giungere dal Direttore Generale dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Arch. Gesualdo Campo, che abbiamo visto molto attento sensibile e tempestivo nel richiamare la Soprintendenza di Messina, per altra problematica  locale.

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