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giovedì 9 giugno 2011

Un seggio elettorale per Ginostra. Appello al Presidente della Repubblica di Lo Schiavo (Marevivo)

Associazione Ambientalista MAREVIVO
         prof. Riccardo Lo Schiavo
Delegato Generale Ginostra-Stromboli
via Portella n. 1 - 98050 Ginostra (ME)


Ginostra 09 giugno 2011
                                                                      Al Presidente della Repubblica
           On. Giorgio Napolitano
                                                                                                          fax 06/46993125
                                                                      
 e p. c.            S.E. Prefetto di Messina
                       fax 090/366777

sig. Sindaco Comune di Lipari
                                                                                                          fax 090/9880633
                                                 
                                                                                                         
Oggetto: Un seggio elettorale per Ginostra.
 Egregio signor Presidente,
 il 12 e 13 giugno p.v. il popolo italiano, libero e sovrano, potrà decidere se e come esprimere la propria opinione sui 4 quesiti referendari che in questi giorni infiammano in maniera vivace e appassionante il dibattito fra gli opposti schieramenti.
Già in occasione di altri appuntamenti elettorali Lei non ha fatto mancare il Suo autorevole e caloroso invito alla partecipazione attiva a quello che può essere considerato il momento più alto di un paese democratico: l’espletamento del diritto – dovere di voto.
A Ginostra, la più piccola comunità delle Isole Eolie, che Lei ben conosce per averci già onorato della Sua presenza, tale diritto non è però completamente garantito da oltre un decennio, da quando cioè è stato soppresso il seggio elettorale, e i seppur pochi votanti sono stati “accorpati” alla sezione di Stromboli.
L’altra parte dell’isola, come noto, è però raggiungibile solo via mare, ma con condizioni meteo-marine non ottimali ciò non sempre è possibile.
ccenp alla mancanza nella nostra frazione di un seggio elettorle.
Ricordo nel passato vere e proprie avventure di chi, credendo fermamente nell’importanza del proprio singolo voto, e avendo come unica alternativa quella di rinunciarvi, ha raggiunto il seggio di Stromboli o sfidando il mare mosso e le intemperie a bordo di una piccola barchetta di appena tre metri, o scalando la montagna avventurandosi per impervi, ripidi e franosi sentieri che costeggiano le bocche dell’omonimo vulcano, peraltro in continua attività eruttiva!
Nell’assordante silenzio delle Istituzioni.
Ora, grazie alla Protezione Civile, un pontile è stato finalmente costruito; ma è anche vero che per la sua esposizione ai venti dominanti, il problema dell’isolamento, seppur drasticamente ridotto, non potrà mai essere totalmente risolto, né dunque garantita la certezza dei collegamenti.
 Tale realtà non può non apparire assolutamente inconcepibile nonché in contrasto con  l’art. 48 della Costituzione Italiana che recita :il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. Il diritto di voto non può essere limitato….
I Ginostresi, come ogni cittadino italiano, devono essere messi nelle condizioni di avere l’assoluta e piena certezza di potere esprimer il proprio voto, senza limitazione alcuna!
Più volte ho reso partecipi della problematica S.E. il Prefetto di Messina ed il Sindaco di Lipari, ma ad oggi la situazione non è cambiata.
 Forse una motivazione a questa situazione è da ricercare nel decreto del Ministro dell’Interno, del 25 aprile 1998, n°117, riguardante le disposizioni necessarie per la riduzione del numero delle sezioni elettorali, in cui è previsto che “il numero di iscritti per sezione può essere inferiore a 500… in casi eccezionali di comprovate difficoltà nell’esercizio di voto dovute a notevole distanza tra abitazioni e seggi od in presenza di viabilità assolutamente inadeguata”.
Ma nel nostro caso, essendo come noto il centro abitato di Stromboli, cui gli elettori ginostresi sono stati “accorpati”, raggiungibile solo via mare, la viabilità non è “inadeguata”, bensì assolutamente inesistente!
 La comunità di Ginostra, al pari di quelle di Panarea, Alicudi, Filicudi, dove certo non ci sono 500 elettori ma c’è giustamente un seggio elettorale, nonché di Vulcano - dove pur in presenza di una buona viabilità interna sono presenti ben due sezioni elettorali (al Porto e al Piano), i Ginostresi, come ogni cittadino italiano, devono essere messi nelle condizioni di avere l’assoluta e piena certezza e libertà di potere esprimer il proprio voto, senza alcun condizionamento né del mare, né delle corse degli aliscafi - che comunque opportunamente la Prefettura di Messina modifica in occasione di ogni votazione.
 Sig. Presidente, mi appello pertanto alla Sua sensibilità ed autorevolezza per volere sollecitare le Istituzioni competenti affinché a Ginostra sia restituito nella sua pienezza il diritto di votare, quantomeno tramite l’istituzione di un “seggio speciale” di quelli cioè previsti nei luoghi di cura e per i detenuti aventi diritto.
 RingraziandoLa anticipatamente, Le porgo i più cordiali saluti.


Prof. Riccardo Lo Schiavo
Delegato Marevivo Ginostra-Stromboli

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