Salvatore Sarpi
Lipari in ginocchio dopo la pioggia torrenziale di venerdì notte e di ieri: frane, smottamenti, abitazioni invase da acqua e fango, contrade isolate; in alcune zone diverse famiglie bloccate in casa. Dalla martoriata via Roma a Marina Lunga, da Canneto a Pianoconte e contrade limitrofe, da Quattropani a Zinzolo, Pianogreca, Raviola, Annunziata, Acquacalda, dalle strade provinciali è stato un susseguirsi di richieste di intervento di vigili del fuoco; al lavoro oltre a vigili del fuoco e protezione civile anche operai della Provincia, ditte e privati cittadini. Macchine spazzate via dalla forza dei torrenti, o semisommerse da fango e detriti, su via Roma e nella zona di Calandra a Canneto. Forti rischi sul sempre più pericoloso Torrente Boccetta di Canneto dove sono scesi massi di una certa consistenza; una imbarcazione, tirata a secco in un terreno limitrofo, ha corso il rischio di finire sulla sede stradale dopo che ha ceduto un muro di contenimento. A Canneto brutta avventura per l'isolano Pierino Zaia: verso le 2 e 45, mentre da Lipari si stava recando nel proprio panificio di Canneto, uscendo dal tunnel di Monterosa, è stato quasi sommerso da fango e detriti venuti giù dalla montagna; per oltre un'ora è rimasto intrappolato. E' stato soccorso ed è riuscito a liberare la propria auto grazie anche al tempestivo intervento del maresciallo dei carabinieri Roberto Russo e dell'ispettore della polizia municipale Anna Grazia Spurio. L'auto è rimasta danneggiata e Zaia ha già incaricato un legale per chiedere i danni alla Provincia. L'area all'uscita del tunnel (lato Canneto), al di là della frana, resta pericolosissima. Una ampia parte della montagna sovrastante è instabile. Identica situazione (all'altezza di San Leonardo) sulla provinciale che da Lipari conduce a Pianoconte e Quattropani. Un'ulteriore frana ha travolto nella notte l'autovettura di Tiziano Profilio nell'antica mulattiera denominata strada salita San Leonardo (Zinzolo alta). La giunta comunale di Lipari chiederà lo stato di calamità naturale. Lo ha annunciato il vicesindaco Giulio China che ieri allertato dal sindaco Mariano Bruno, unitamente al collega Corrado Giannò, ha subito effettuato una ricognizione. Al di là della pioggia torrenziale è opportuno però sottolineare che tutto ciò è anche frutto di uno stato di totale abbandono del territorio con torrenti invasi da qualunque cosa e non manutenzionati, così come le stradelle delle contrade.
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