Lipari è un paese sorprendente: per lungo tempo non accade nulla, poi, d’improvviso, sembra che accada più del necessario. Sul delicato argomento del futuro del punto nascita e dell’ospedale, negli ultimi quattro giorni sono stati prodotti tre documenti: uno dall’amministrazione comunale, uno dal comitato di protesta, uno dal club Unesco (quest’ultimo, pare, già presentato e discusso ai massimi livelli regionali). Ognuno di questi documenti affronta la questione enfatizzandone alcuni aspetti, e ognuno contempla qualche proposta. Il punto è: quale sarà IL documento da presentare alla commissione regionale convocata mercoledì 19 ottobre? Nel corso dell’assemblea popolare di ieri sera al Palacongressi, si è optato per fondere la parte introduttiva del documento prodotto dal comitato con quella propositiva avanzata dal club Unesco. Questo delicato innesto sembra avere soddisfatto, in tarda serata, i superstiti della riunione; nessuno, complici forse l’ora tarda e la stanchezza, ha però ricordato l’esistenza del terzo documento, quello dell’amministrazione. Poiché al tavolo dell’audizione di mercoledì siederà il sindaco, è probabile che questi non desideri sminuire la propria autostima, trascurando di portare con sé il frutto del proprio lavoro. Tuttavia, sarebbe un gesto di dovuta attenzione e di rispetto della volontà popolare assumere in questa sede il ruolo di ambasciatore delle istanze scaturite dalla protesta, e – al momento – concretizzate nella stesura del documento unitario (comitato + club). Una strategia alternativa: portare i tre documenti (comitato + club + amministrazione) nella forma originale e, una volta messi sul tavolo, sparigliare le carte sfidando gli interlocutori a indovinare qual‘è quello giusto. Chissà che la prevedibile confusione ci faccia guadagnare qualche altra proroga, così per qualche altro anno tiriamo a campare tranquilli?
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà)
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