(Gazzetta del Sud- Mario Cavaleri)
Rieccoci con la burocrazia
regionale che, se non tende a scoraggiare un’intrapresa, è capace di
produrre mezzi disastri. Poi, non sapendo che pesci pigliare,… si
“autotutela”.
Vicenda: un subacqueo titolare di diving center a
Santa Marina Salina dopo lungo defatigante iter ottiene il 30 maggio
scorso la tanto sospirata concessione demaniale di un locale di ricovero
barche nell’area portuale per poter svolgere l’attività. Anni di
peregrinare tra uffici e bolli…. E’ la “semplificazione !
Comunque,
il suo regolare progetto di risistemazione del locale, peraltro
apprezzato, ottiene tutti i visti e finalmente a maggio ormai concluso
l’ultimo timbro e la firma del direttore generale dell’Assessorato
ambiente Giovanni Arnone.
Ci sarebbe già da obiettare che per la
concessione a un diving si aspetti giugno, cioè a stagione iniziata
quando poi scatta magari il divieto lavori del Comune per non disturbare
i vacanzieri!! Tuttavia, per Roberto Carini, istruttore subacqueo di
secondo livello responsabile del MuciaraDiving ormai è fatta: dopo anni
di pratiche (trafila cominciata nel 2008) non vuole pensarci più:
ordina il parquet per pavimentare, prende accordi con gli operai che
devono sistemare quei 40 mq, prenota un moderno compressore per le
bombole; organizza insomma il da farsi in gran fretta. L’estate è
arrivata, se non si parte è il tracollo. E’ costretto a correre per
recuperare quel tempo che negli uffici regionali si perde oltre ogni
decenza in una dilatazione infinita.
Comunque, al diavolo il
passato. Ormai l’istruttore subpensa al materiale in arrivo, al poter
essere presto operativo; a come pubblicizzare la nuova sede. Pensa e
ripensa da imprenditore che rischia di suo. Non arriva a pensare però
che la malaburocrazia è tale non soltanto perché lenta e improduttiva…
ma in quanto sa essere pure cinica e perniciosa.
Infatti, ecco
puntuale la sorpresa: una “revoca in autotutela” della concessione. Lo
stesso Assessorato regionale non avrebbe visto l’esistenza di una
analoga domanda concorrente di concessione del Comune di Santa Marina
per attribuire quel locale ai pescatori. Dunque, per ora tutto sospeso ?
Carini
è furibondo: sa che l’unico progetto vero, esitato dagli enti
competenti è il suo; che il sindaco ha solo avanzato una richiesta per
compiacere i pescatori isolani ma nulla di più che possa inficiare il
suo diritto.
Intanto siamo già a luglio! E il problema non è cosa
vale di più, se l’attività produttiva di un Diving (che rischia di
chiudere definitivamente perché sfrattato dalla precedente sede) o il
ricovero di un paio di barche di pescatori. Il primo cittadino ha fatto
il suo mestiere di sindaco, cercando di perorare la causa di qualche
pescatore; ma all’operatore privato che per anni ha inseguito decine di
timbri, li ha ottenuti e infine si è visto consegnare l’attestato
conclusivo, non si può dire: adesso ricominciamo daccapo, riesaminiamo
il caso perché il sindaco protesta…
La logica conseguente sarebbe
malefica e dagli effetti devastanti: il direttore regionale, con la
revoca provvisoria, si autotutela …. l’imprenditore fallisce.
Con questo registro, vogliamo invitare ancora a venire in Sicilia per investire ?!
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