Gilberto, ti ho conosciuto all’inizio di quest’anno, a scuola, in occasione dell’annuale incontro tra gli studenti diciottenni e noi Dirigenti dell’AVIS di Lipari. Ho notato che mi ascoltavi con attenzione ed interesse. Hai fatto la tua scelta senza alcun indugio. Ti sei rimboccata la manica della camicia e ci hai detto: “sono pronto”. Probabilmente era la tua prima decisione importante da neo-maggiorenne.
Un carattere forte, deciso: eri pronto per essere subito protagonista nella vita; eri pronto per fare la tua “Prima Donazione di Sangue”. Un gesto d’amore, ma anche un dovere sociale per salvare la vita, ridare la speranza o alleviare la sofferenza di chi soffre nella malattia ed ha avuto meno fortuna di noi. Ricordo i tuoi incitamenti ai compagni titubanti: “provate, non sono cose di cui avere paura”.
Giovedì, 1 Marzo hai fatto la tua prima donazione di sangue e mentre io mi adoperavo, tra i tanti giovani presenti, per allentare la tensione della “prima volta”, quando è arrivato il tuo turno mi hai detto: “stai tranquillo, pensa per gli altri, io non ho paura”. Lunedì scorso ti ho telefonato per chiederti di presentarti Mercoledì 12 a fare la tua seconda donazione; mi hai detto ch’eri ad Alicudi ancora per tutta la settimana e mi hai chiesto gentilmente di inserirti nella lista del Mercoledì successivo: “puoi scrivere il mio nome perché io ci sarò”.
Mercoledì 12 Settembre 2012 avevi l’appuntamento con un destino crudele che ti ha strappato all’affetto di chi ti voleva bene. Mercoledì 12 Settembre 2012, la voce del tuo amico Roberto, strozzata da un inarrestabile pianto, mi ha dato la triste notizia. Mercoledì 12 Settembre 2012, ti vedevo in ognuno che si sdraiava sulla poltrona per donare sangue; ti vedevo vicino a loro che con piglio deciso dicevi: “state tranquilli, non sono cose di cui avere paura”.
Ti vedevo; poi la tua immagine è sfumata, cancellata dalle lacrime che non sono riuscito a trattenere e che, con un senso di pudore, ho cercato di celare dietro gli occhiali scuri. Ti ho rivisto nella fredda camera mortuaria del Cimitero di Lipari. Il tuo nome, “Virgona Gilberto”, è già scritto nella lista di Mercoledì 19 Settembre e non verrà cancellato, perché sono convinto che tu ci sarai; sarai vicino a coloro che verranno a donare sangue ed ad ognuno di loro sussurrerai nell’orecchio: “state tranquilli, non sono cose di cui avere paura”.
Sarai sempre uno dei “miei ragazzi”; quei ragazzi che come te hanno creduto in un progetto di inestimabile valore sociale e che con la loro puntuale e massiccia partecipazione hanno determinato il miracolo “AVIS di Lipari”. Sono sicuro che se tu potessi, mostrando il tuo braccio nudo, diresti: “fate questo in memoria di me”. Ai tuoi genitori ed a tutti coloro che ti hanno voluto bene, un affettuoso abbraccio.
Giovanni Biviano
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